8.0
- Band: HEXEREI
- Durata: 00:40:20
- Disponibile dal: 23/05/2025
- Etichetta:
- Sentient Ruin
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Quando si tratta di unire black metal e Finlandia, i risultati raggiungono spesso delle vette di eccellenza notevoli, quando non addirittura inarrivabili per molti dei Paesi (ben più blasonati in materia) che la circondano. Lontano dalle elucubrazioni filosofiche del black norvegese, e pure distanti dai barocchismi pretestuosi della Svezia, il popolo finnico ha sempre avuto un legame ferale, violento ed oscuro con questa musica, elaborando spesso un terrore ancestrale prima e musicale poi, che ha trovato un legame speciale con la terra dei mille laghi.
Gli Hexerei, con il loro secondo album dal titolo “Realms…..”, si allacciano vigorosamente a questa tradizione locale, rilasciando un lavoro pestilenziale dalla logorante carica negativa: il suono sprigionato dal disco è infatti lacerante, quasi fastidioso, elemento di ostilità utilizzato quale arma sonora contro l’ascoltatore, inteso più come un nemico da eliminare che non un alleato da accompagnare durante il percorso.
In questo senso, lo stile, il sound e l’eredità di una band come i Katharsis risuona maestosa tra i solchi di “Realms…..”, quasi come un reverente tentativo di portare avanti una concezione (anti)musicale troppo spesso dimenticata in favore della melodia e del buon gusto. In questi pezzi invece non troverete traccia di questi elementi, ma solo la furia cieca di un trio che cerca di colpire più duramente possibile attraverso gli strumenti, per mezzo di riff taglienti come lame, un drumming massacrante e uno stile vocale psicotico e disgustoso, celebrati nella maniera più selvaggia e primordiale possibile.
Il blast-beat rimane sicuramente la base indiscussa su cui poggiano i brani del platter, come testimoniato dagli scossoni di “Omenstorm Massacre” e “Across The Realm Of Blood”, ma non mancano sporadici rallentamenti che non fanno altro che aumentare la tensione e l’intensità, piuttosto che stemperarle (“Across The Realm Of Blood”, “Skinless Prophecy”), fino ad un disgregamento temporale totale nel lento finale di “Corda Plena Infernus Gloria”, unico esempio di tentativo atmosferico agghiacciante e funestato da delle immancabili scariche di violenza più veloce.
Apparte questo, “Realms…..” presenta una stile monotono, statuario, altamente alienante ed immersivo, certamente non adatto ad un ascolto distratto o leggero: cinque lunghe tracce di black metal infernale ed obsoleto attendono i più coraggiosi, che verranno ripagati al termine da un ascolto maledetto dal fascino di altri tempi, trasudante un’urgenza e dell’energia che non si trovano tutti i giorni.
Un pizzico di memorabilità in più nei riff, e staremmo parlando di un capolavoro: quello che rimane, è comunque un lavoro dannato vomitato dalle profondità incandescenti dell’Inferno.