6.5
- Band: HIEROPHANT
- Durata: 00:06:00
- Disponibile dal: 07/09/2018
- Etichetta:
- Unholy Anarchy Records
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Non crediamo di dire un’inesattezza se affermiamo che gli Hierophant attuali hanno poco o nulla a che spartire con la band che nel 2010 diede alle stampe l’omonimo debut album, finendo anche per suonare di spalla ai Deafheaven nella loro prima tournée europea. Della line-up che incise quell’amalgama di hardcore, ‘post’ metal viaggiante e sludge sono rimasti solo Ben (batteria) e Lorenzo Gulminelli (voce, chitarra), e tale mutamento si è riflesso giocoforza anche sulla musica, divenuta via via sempre più pesante e slabbrata. Il passaggio definitivo alla scena estrema è già stato registrato in occasione del notevole “Mass Grave” e dei suoi barbari assalti death/grind, e questo “Spawned Abortions” – licenziato su 7 pollici dai ragazzi dell’Unholy Anarchy Records – ne prosegue in tutto e per tutto l’impostazione e le atmosfere, sancendo ufficialmente la nuova formazione a tre dei Nostri. Una carneficina-lampo inaugurata dalla titletrack, flusso corrosivo di blast beat, riff catramosi e urla scriteriate, e portata a termine poco dopo da una cover di “Realm of Chaos” dei maestri Bolt Thrower, velocizzata al fine di mantenere una linea il più possibile coerente con l’attitudine asfaltatrice del gruppo. Non un attimo di tregua, non un secondo per rifiatare: in sei minuti gli Hierophant ci sommergono con la loro negatività e ci ricordano perché, se un tempo potevano essere considerati un tipico ‘gruppo da Roadburn’, negli ultimi mesi sono stati avvistati sui palchi del Netherlands Deathfest e del Party.San. L’attesa per il quinto full-length cresce di pari passo alla loro ferocia.