7.5
- Band: HIGH ON FIRE
- Durata: 00:33:57
- Disponibile dal: 12/01/2009
- Etichetta: Relapse Records
- Distributore: Masterpiece
La Relapse continua nella riscoperta delle chicche del suo back catalogue. Stavolta la label reimmette sul mercato “Live From The Contamination Festival” degli High On Fire, originariamente uscito nel 2004 in sole 2000 copie. La testimonianza live coglie la band nel momento di passaggio da una prima fase di carriera più doomy ad una seconda più versatile e votata ad una riscoperta del metal nelle sue varie sfaccettature; il capolavoro “Blessed Black Wings” sarebbe giunto di lì a pochi mesi. Il lavoro consta di otto tracce, la maggior parte estratte dall’ottimo “Surrounded By Thieves”, fatto salvo per le iniziali “Blood From Zion” (dall’esordio “The Art Of Self Defense”) e “To Cross The Bridge”, anticipatrice del già citato “Blessed Black Wings”. A chiudere il tutto un’azzeccata cover di “Witching Hour” dei Venom, che gli High On Fire suonano come se facesse parte del loro repertorio da sempre. Per coloro i quali non avessero mai assistito ad uno show della band di Frisco, l’acquisto del CD in questione è caldamente consigliato. I ragazzi dal vivo sprigionano un’energia addirittura superiore a quanto fatto su disco: la loro musica riesce ad essere incredibilmente grezza e sporca, quasi a evocare un’orgia tra i Motorhead e gli EyeHateGod, senza dimenticare la pesantissima influenza sabbathiana presente soprattutto grazie a dei riff chitarristici pachidermici e distorti. I brani presenti sono diventati tutti dei piccoli classici, a partire proprio da “Blood From Zion”, che fonde insieme hard rock settantiano e sludge, continuando per la marcissima “Nemisis” per arrivare al capolavoro “Hung, Drawn And Quartered”, senza tralasciare “Razorhoof”, “Speedwolf” e soprattutto “Eyes And Teeth”, con un basso monstre in primissimo piano. Gli High On Fire, dal vivo come su disco, sono una garanzia di altissima qualità ed anche questo “Live From The Contamination Festival” è li a dimostrarlo. Peccato solo che la Relapse si ostini a non inserire qualche materiale bonus che renderebbe le sue ristampe decisamente più appetibili. Ma, in questo caso, può bastare anche così.