7.0
- Band: HIGH SPIRITS
- Durata: 00:40:52
- Disponibile dal: 24/11/2023
- Etichetta:
- High Roller Records
Spotify:
Apple Music:
Chris Black è pronto a tornare e ad aggiungere un nuovo tassello alla sua discografia con il moniker degli High Spirits, che con questo “Safe On The Other Side” giunge al suo quinto full-length. Dopo la pubblicazione di “Hard To Stop” nel 2020, Black era pronto ad intraprendere un lungo tour assieme ai musicisti che lo accompagnano dal vivo (dato che in studio, come sempre, si occupa lui personalmente di cantare e di suonare tutti gli strumenti), ma essendo stato questo forzatamente rimandato al 2022 a causa della pandemia, ha rappresentato invece l’occasione per scrivere i pezzi per il nuovo album.
Rispetto al precedente lavoro, nel quale l’autore aveva decisamente virato verso sonorità più mainstream, con questo nuovo disco il polistrumentista statunitense preferisce invece tornare su territori più hard and heavy, riaccostandosi del resto allo stile che aveva reso famosi gli High Spirits, specialmente con i primi demo e il primo full-length, “Another Night”, ad oggi probabilmente ancora il loro lavoro migliore.
In linea di massima, non ci sono grosse sorprese e così Black inanella una serie di tracce costruite attorno a solidi riff, spesso dalle influenze di evidente stampo ottantiano: quantomeno, rispetto ad un disco come “Motivator”, l’autore riesce a mettere un po’ anche del suo, dando alle canzoni un pizzico di personalità, con alcune tracce peraltro alquanto accattivanti.
Diciamo anzi che la tracklist parte davvero bene con alcuni brani niente male, soprattutto l’opener “In The Moonlight” e “Lonely Nights” e prosegue su buoni livelli con “One Day Closer” e la vivace “Anything You Need”. Forse un po’ meno brillante a nostro avviso la seconda parte, ma si mettono in evidenza comunque tracce come “Please Don’t Leave Me Behind” (che presenta qualche venatura blueseggiante) e la conclusiva “Good Night”.
Diciamo che, dopo qualche passo falso (o comunque non particolarmente convincente), Chris Black sembra aver ritrovato finalmente la giusta ispirazione, realizzando un disco non certo imprescindibile, ma nel complesso abbastanza gradevole, senza dubbio piuttosto derivativo, ma nel quale in qualche modo stavolta riesce ad imprimere il suo marchio di fabbrica, con la sua voce e il suo stile. Ottimo il sound, ancora una volta affidato alle cure di un maestro come Dan Swanö.
Un disco dunque in grado di rivitalizzare e rilanciare questo progetto e che – lo aggiungiamo come semplice curiosità – può vantare di essere esattamente anche il millesimo disco pubblicato dalla High Roller Records in venti anni di attività.