HOLY SHIRE – Midgard

Pubblicato il 29/04/2014 da
voto
6.5
  • Band: HOLY SHIRE
  • Durata: 00:53:32
  • Disponibile dal: 13/05/2014
  • Etichetta:
  • Bakerteam Records
  • Distributore: Audioglobe

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La nascita degli Holy Shire avviene nelle lande lombarde, in tempi relativamente recenti, appena nel 2009. L’idea manifesta del gruppo è quella di concentrarsi sulla stesura di pezzi propri, che pescassero parimenti dal metal sinfonico e classico, ma che riportassero anche forti connotazioni provenienti dalla musica popolare, e dalla musica folk. Questo almeno è quanto riportato dalle note di credito che la Bakerteam ci ha inviato insieme con il promo e dobbiamo ammettere che sebbene, almeno sulla carta, un accostamento del genere risulti forse strano o un po’ forzato, le parole scelte rappresentano bene la realtà dei fatti. Quanto si sente in queste nove tracce (dieci nella versione digipack) è in effetti un particolare connubio delle sonorità appena citate, un accostamento abbastanza peculiare tra ritmi prevalentemente metal classici e sonorità folk e sinfoniche, che schivano però fermamente qualsiasi input proveniente dalla scena estrema. Non si trovano infatti tracce di blastbeat o dei classici riff black, così come vengono evitate le soluzioni di tastiera troppo barocche e l’uso di vocals in scream o growl, se non dove un particolare momento narrativo richiede il loro uso. Il risultato, lo puntualizziamo subito, è particolarmente originale e ci rende abbastanza difficile fare nomi specifici sulle influenze. In qualche modo, vediamo tracce dei Virgin Steele, i quali interpretano il metal classico in modo elegante e con l’uso di tematiche eroiche, come fa anche l’eight-piece milanese (ebbene sì, sono in otto), ma l’uso delle tastiere negli Holy Shire è completamente diverso. Nonostante l’uso di due cantanti femminili, non possiamo nemmeno associarli al movimento sinfonico stile Nightwish/Epica, perché le sonorità sono assai distanti. Anche se qualcuno vedrebbe nei Blind Guardian un modo simile di narrare storie ed incorporare elementi folk nella musica metal, anche la musica dei bardi di Krefeld ha ben poco a che spartire con quella che ascoltiamo su “Midgard”. Se quindi sull’originalità degli Holy Shire non abbiamo niente da ridire (anzi, gli dedichiamo un deciso plauso), è piuttosto sulla qualità complessiva che nutriamo qualche dubbio. La proposta infatti si mostra sempre più che valida a livello di idee, ma non sempre è supportata da una realizzazione allo stesso livello. Un esempio può essere “Overlord Of Fire”, brano che apre con un piglio folkish assimilabile agli Elvenking, ma che si perde dietro l’ostinata ricerca di sonorità involute e che non esplodono mai. A parte quindi il ritornello, sinceramente proprio bruttino, l’intera canzone soffre però di una sensazione di fiacchezza che la rende incapace di colpire anche durante il più tirato frangente centrale, quasi fuori tema. Un pezzo che ci si è stampato in testa è di la title track “Midgard”, ma anche essa soffre di un problema simile, con un inizio fin troppo lento, che evolve però poi in un elegante e raffinato mid-tempo epico abbastanza pregevole, spezzato ancora nel mezzo da una parte interlocutoria fin troppo lunga. Insomma, per quanto la originalità e la volontà di non attenersi a modelli fissi è un pregio per la band, la prolissità e l’inconcludenza di molti passaggi giocano contro la band stessa, abbassando un voto che sarebbe potuto essere quindi ben più alto. Non temiamo però per il futuro degli Holy Shire, giacchè ai difetti loro imputabili è possibile porre rimedio con facilità. La mancanza d’idee e la scarsa originalità sarebbero invece bestie molto più nere, ma come già detto non ci troviamo affatto in questa situazione. Li aspettiamo quindi speranzosi al prossimo album.

TRACKLIST

  1. Bewitched (My Words Are Power)
  2. Winter Is Coming
  3. Gift Of Death
  4. Overlord Of Fire
  5. Holy Shire
  6. The Revenge Of The Shadow
  7. Beyond
  8. Holy War
  9. Midgard
  10. Greensleeves (Digipack Bonus Track)
2 commenti
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