8.0
- Band: HORNS OF DOMINATION
- Durata: 00:35:34
- Disponibile dal: 22/10/2021
- Etichetta:
- Sepulchral Voice
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I cultori dell’underground avranno forse già avuto modo di conoscere questo interessante gruppo tedesco, soprattutto in ragione di un demo come quello che i ragazzi di Norimberga hanno pubblicato nel 2015, che li ha subito consacrati fra i migliori talenti del circuito locale e non solo. Tuttavia, a tale exploit non è seguito subito un album: contrariamente alle aspettative, gli Horns Of Domination hanno temporeggiato a lungo, facendosi attendere per ben sei anni prima di dare alle stampe il loro primo full-length, il quale contiene fra l’altro delle versioni aggiornate dei due pezzi presentati nel suddetto demo.
“When Voices Leave No Echo” offre otto tracce – per una durata complessiva di trentacinque minuti – di variegato tessuto death-black metal, fregiato di influenze classic metal e progressive, per una tracklist che alterna brani dilatati e fuori dal tempo, permeati da atmosfere sospese e soffuse dove le chitarre si avvolgono e si intrecciano tra stilettate vecchia scuola e riff più dissonanti – come gli estimatori di una realtà come i Bolzer ben conoscono – e momenti più epici e cristallini, dai quali emerge una solennità quasi liturgica.
Gli Horns Of Domination rientrano senza dubbio in quella recente schiera di band teutoniche – pensiamo a Venenum, Sulphur Aeon, The Ruins Of Beverast o Nekrovault – le cui sonorità toccano più sottogeneri senza mai veramente abbracciarne uno in particolare. Ci si trova così al cospetto di composizioni che possono partire su suggestioni mefistofeliche, con riff che in un primo momento si stagliano minacciosi, per poi dissolversi in code piovose o in tentativi di arrivare al cuore dell’ascoltatore con ricorrenti break acustici e conseguenti cavalcate dal retrogusto classic metal, come se il fine ultimo fosse appunto la creazione di cartoline musicali affascinanti e senza tempo, più che un giuramento di fedeltà a questa o a quell’altra scena metal. Di certo, una certa indole curiosa e sperimentale domina il proscenio, ma il fulcro di “When Voices Leave No Echo” è comunque del sano e potente heavy metal estremo, mai esageratamente pretenzioso (la durata del disco in questo senso è un indizio), dove la costante ricerca di atmosfera o armonia cosmica viene sempre adeguatamente supportata da un lavoro di riff che si schiude, vive, respira, regalando puntualmente spunti arrembanti e subito memorizzabili.
“When…” può insomma apparire anche come un lavoro che vuole sfuggire a certe definizioni, ma senza scadere nella pretenziosità, vista l’indubbia natura antica e primitiva alla base di molte soluzioni.
La versione convenientemente restaurata di “Throne of Ecstasy”, uno dei brani già presenti nel demo, è degno suggello di un disco di grande spessore artistico, in cui si nascondono stratificati vari elementi sonori e una oscura vena riflessiva, ma anche una compattezza e una coerenza di fondo degne di questo nome, la cui somma dà vita a una serie di canzoni subito intriganti.