voto
8.5
8.5
- Band: HOUR OF PENANCE
- Durata: 00:37:36
- Disponibile dal: 30/03/2010
- Etichetta:
- Unique Leader
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Siamo consapevoli che usando frasi ad effetto si rischia di non essere presi troppo sul serio, quindi se dicessimo che gli Hour Of Penance hanno confezionato il disco death metal più convincente che la nostra penisola abbia udito dai tempi dei capolavori dei Sadist, incapperemmo in questo pericolo. Tuttavia ci tocca rischiare, dato che non ci viene in mente nulla di meglio per descrivere questo nuovo lavoro della band di Roma. A dire il vero, sono anni che il gruppo continua a dare saggi delle sue grandi capacità, quindi gli ascoltatori più attenti dovrebbero ormai aver capito che in Italia abbiamo una formazione in grado di demolire concorrenza europea e statunitense, ma oggi la situazione è un pochino diversa. Questa volta non si parla di "ottimi livelli"… questa volta si parla di piena eccellenza. L’ascolto di "Paradogma" da a tutti gli effetti l’impressione che il quartetto abbia ormai fatto piazza pulita dei piccoli difetti presenti in passato, conservando tutti i propri grandissimi pregi: maturato ulteriormente il songwriting, all’insegna di una maggiore autonomia stilistica, meno legata a certi riferimenti, seppure ancora saldamente ancorata alla miglior tradizione death metal; più curati gli arrangiamenti, più personale e audace l’esecuzione, più definita e potente la resa sonora. Se "The Vile Conception" attaccava sempre alla velocità della luce e aveva nella sua frenesia abbinata a spunti melodici il proprio punto di forza, "Paradogma" allarga non poco lo spettro di soluzioni a disposizione degli Hour Of Penance, offrendo le tipiche accelerazioni da infarto dei nostri così come aperture più epiche e catchy e rallentamenti catacombali (Morbid Angel!), un aspetto, quest’ultimo, quasi totalmente ignorato nella fatica precedente. I nostri questa volta non si/ci fanno mancare niente, dando vita a un lotto di brani colmo di saliscendi e trame diverse. Ogni brano ha la sua identità e rimane impresso dopo pochi ascolti. Persino quando sono i blast-beat e le velocità più elevate a dominare, si ha la netta sensazione che i ragazzi abbiano tutto sotto controllo… i riff scorrono fluidi, le linee vocali spiccano per incisività e freschezza e le melodie emergono senza alcuna fatica. Chi dubita dei meriti degli Hour Of Penance o ancora ne ignora l’opera farebbe bene ad ascoltare questo album, perché ascolto dopo ascolto la sua efficacia vi spingerà con forza alla ricerca di qualcosa dotato dello stesso istinto e della stessa fresca eleganza. Dopo esordi all’insegna di un death metal tipicamente a stelle e strisce e un disco, "The Vile Conception", per certi versi orientato al cambiamento e alla ricerca di un sound più originale, con "Paradogma" il gruppo ha trovato la quadratura del cerchio sia in termini di ispirazione che di personalità. Più dinamici e melodici di Nile o Hate Eternal, ma, al tempo stesso, più brutali dei Behemoth… gli Hour Of Penance nel 2010 si collocano in un limbo equidistante da varie scuole death metal, lasciando che siano solo il proprio stile e la propria genuinità a parlare. A oggi, sono pochi coloro in grado di offuscare tale maestosità.
"Death metal is not a trend, a fashion parade or a means to an end. It is much more than that. It is a way of life. A life in death".