6.5
- Band: HUMAN FORTRESS
- Durata: 00:54:53
- Disponibile dal: 13/12/2013
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
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Ritorno finalmente sulla retta via per i rinnovati Human Fortress, dopo una lunghissima pausa durata ben cinque anni, da quell’”Eternal Empire” uscito nel 2008 che ha rischiato davvero di fare precipitare la band nell’oblio. “Eternal Empire” infatti fu un vero e proprio scempio, dove il power-epic leggero ed ultramelodico di stampo finlandese caratterizzante le prime due apprezzabili uscite venne sostituito da un heavy metal moderno e dai tratti quasi NU metal, mal fatto e poco ispirato. Oggi la band, compreso l’errore madornale, si ripresenta al pubblico con una formazione rinnovata per la maggior parte, con l’innesto principale nella figura del nuovo cantante, quel Gus Monsanto che in anni recenti si è fatto apprezzare sul secondo ed il terzo Revolution Renaissance ma che anche bene si era messo in mostra su Dominate dei francesi Adagio. “Raided Land”, questo il titolo del nuovo album degli Human Fortress, non è un capolavoro, ma si lascia ascoltare in maniera piacevole, forte di un power ad ampio respiro, dove a farla da padrone sono le tastiere di Dirk Liehm ed il cantato di Monsanto, forse più a suo agio qui che con Timo Tolkki. Anche chitarristicamente parlando la band se la cava bene, senza comunque azzardare passaggi troppo complessi, ben sorretta da una solida sezione ritmica. A livello di songwriting i tedeschi regalano un album gradevole, che non fa gridare al miracolo ma che neppure merita di finire nel cestino dei rifiuti, ed anche la produzione è più che degna. Il ritorno alla ragione di una band che ha provato a fare in maniera pessima ciò che non sapeva fare.