HUMAN IMPACT – Gone Dark

Pubblicato il 01/10/2024 da
voto
8.0
  • Band: HUMAN IMPACT
  • Durata: 00:44:30
  • Disponibile dal: 04/10/2024
  • Etichetta:
  • Ipecac Recordings

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Quattro anni fa, recensendo il debutto omonimo, ci siamo augurati che gli Human Impact non fossero solo qualcosa di estemporaneo, ma una formazione reale che potesse aggiungere altri capitoli a quel folgorante esordio: il nostro desiderio è stato esaudito e ci troviamo tra le mani la seconda uscita dei newyorkesi.
La line-up è cambiata, con i due fondatori Chris Spencer (Unsane) e Jim Coleman (Cop Shoot Cop) affiancati da una sezione ritmica nuova di zecca, composta dal bassista Eric Cooper (Made Out Of Babies, Bad Power) e dal batterista Jon Syverson (Daughters), ma la voglia di sbatterci in faccia la triste realtà che dobbiamo affrontare ogni giorno è rimasta intatta. “Questa è una dichiarazione su come stanno andando le cose nel mondo in questo momento“, ha affermato lo stesso Spencer, “La situazione poco fa era piuttosto brutta. Ora è addirittura peggio“.
Per raccontarci queste storie di resilienza e sopportazione, gli americani usano il linguaggio musicale che appartiene loro e che, ovviamente, pesca dal noise rock di cui tutti questi musicisti sono veterani, filtrato attraverso un’interpretazione originale e coraggiosa: il suono non è tanto abrasivo quanto ci si sarebbe potuti aspettare, la pesantezza è talvolta implicita e sono presenti molte sottigliezze probabilmente inattese; eppure, ad un’attenta analisi, non mancano spunti che ci portano in direzione Unsane o Cop Shoot Cop, con un velo della teatralità degli Swans e della tetraggine dei Godflesh.
Solamente, questi ingredienti sono presenti ciascuno in piccole quantità, senza puntare a soluzioni roboanti ma cercando, invece, di arrivare alle orecchie di chi ascolta con un messaggio che si dispiega su più strati. La miscela che ne risulta è devastante, l’affresco di un essere umano che ha perso ogni punto di riferimento, in una società ormai inospitale e totalmente insensibile.
“Hold On” è un invito a combattere, a non arrendersi nonostante tutto, urlato con uno spirito post-hardcore inconfondibile e che ritroviamo ancor più roccioso negli slogan di “Destroy To Rebuild”; l’elettronica di Spencer assume connotati industrial in “Imperative”, mentre in “Collapse” è una nebbia che avvolge un mondo grigio e rassegnato ed in “Corrupted” si ha la sensazione di veder sbucare una  sirene della polizia da un momento all’altro. La breve “Lost All Trust”, infine, chiude il cerchio con una dichiarazione di resa.
Coleman e Spencer hanno vissuto sulla propria pelle la New York degli anni ’80, quella precedente alla ‘tolleranza zero’ di Rudolph Giuliani, una città fatta di veleni e pericoli, quel ricordo è ancora vivido nella loro mente e proprio da lì arriva l’esortazione che vogliono inviarci: l’umanità è allo sbando, siamo un unico conglomerato che sopravvive a stento in questo ambiente inospitale e l’unico modo di uscirne è compattarsi e lottare, senza pensare ciascuno al proprio tornaconto.

TRACKLIST

  1. Collapse
  2. Hold On
  3. Destroy To Rebuild
  4. Reform
  5. Imperative
  6. Disconnect
  7. Corrupted
  8. Repeat
  9. Lost All Trust
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