7.0
- Band: HYAENA RABID
- Durata: 00:34:29
- Disponibile dal: 17/09/2013
- Etichetta:
- Horror Pain Gore Death Productions
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Quest’oggi diamo in pasto alle vostre orecchie dentate da metallari il debutto dei toscani Hyaena Rabid, “Homo Homini Hyaena!”, che raccoglie dieci composizioni sgarbate e aggressive volte principalmente a sputarvi in faccia, poco importa se del banale catarro oppure qualche sorta d’acido rigurgito. La forma musicale scelta è un crust-grind da combattimento che evidenzia immediatamente (e inevitabilmente!) la totale assenza di fronzoli e ridondanze, in pieno ossequio al nichilismo che questo gruppo sa esprimere anche su palco: riff secchi ed essenziali, punk nell’istinto e metal nei muscoli, vengono propulsi da un efficace motore ritmico, preciso e trainante specie per quanto riguarda la prova del batterista, e dettagliano concisamente un quadro apocalittico che annovera i vari gradi di deformità intercorrenti tra quella fisica e quella mentale (con particolare riferimento a “Freak Mafia”). Benché la proposta sia molto lineare, la band ha saputo confezionare con gusto e premura le proprie composizioni, tanto che registrazione e songwriting risultano sufficientemente curati da far sì che ogni canzone “basti a sé stessa”: ognuna di esse risulta infatti dotata di una sua completezza, tanto da avere vita propria; pezzi come “Blastfamous”, a dispetto della sua estrema brevità, “Bullfrog Petardo” e “Les Filles Qui Frappent Son Tres Effreyantes” stanno a testimoniarlo, equivalendo a ciò che altri tipi di realtà sarebbero “hit”. In conclusione, dunque, “Homo Homini Hyaena!” è un lavoro intenso e fisico, capace di aggredire incessantemente e, quindi, destinato a chiunque apprezzi forme espressive così secche.
PS: portiamo alla vostra attenzione che il cantante, Gabriele Diana, ha cantato anche sull’ultimo lavoro dei Coram Lethe, “Heterodox”.