HYPNOS – Heretic Commando – Rise Of The New Antikrist

Pubblicato il 26/05/2012 da
voto
7.5
  • Band: HYPNOS
  • Durata: 00:35:35
  • Disponibile dal: 16/04/2012
  • Etichetta:
  • Einheit Produktionen
  • Distributore: Masterpiece

Spotify:

Apple Music:

Quando oltre la cortina di ferro i vari Behemoth, Decapitated frequentavano le scuole superiori (alcuni sporcandosi il viso con il cerone), i Krabathor erano una delle migliori band nel death metal assieme ai Vader, sicuramente i migliori nella natia Repubblica Ceca. Cosa c’entrano i Krabathor con gli Hypnos? C’entrano perché quest’ultimi sono nati da una costola di quella fantastica band, defunta anni or sono. Bruno ne era infatti uno dei leader, sino a quando, assieme al drummer Pegas, lasciò i Krabathor e fondò gli Hypnos. I primi lavori del gruppo furono devastanti e non si discostavano molto dal death brutale dai suoni grezzi molto in voga all’epoca nell’est Europa. Dopo diverse pubblicazioni, gli Hypnos si sciolsero, salvo tornare in attività nel 2010. Ecco quindi tra le nostre mani l’album del loro ritorno,  “Heretic Commando”, che riprende il discorso da dove si era interrotto. Death metal nudo e crudo, con suoni potenti ma dal sapore grezzo che continua a trattare quelle tematiche “nere” che qui sono leggermente accentuate anche musicalmente in alcuni episodi (“Extremely Dark Days”, specie a livello vocale) . Ma questo album rimane un lavoro enorme di death metal granitico, con la voce di Bruno prepotente e selvaggia, autoritaria e declamatoria nel suo poderoso incedere, a marchiare la sezione ritmica dove il basso – caratteristica da sempre prima dei Krabathor poi degli Hypnos – è in primissimo piano, pulsante come il cuore di uno scattista dopo una gara. A bilanciare questa durezza è la melodia, che è inserita nelle giuste quantità nei brani della scaletta. E così sia l’opener, ma soprattutto “Inverted” – traccia migliore del disco, non a caso scelta per un video promozionale – presentano all’interno degli stacchi armoniosi che donano, oltre a un sapore più morbido, un tocco di epicità che non guasta. Spettacolare “In Love We Death”, mid tempo con un imperioso incedere sia vocale che strumentale, ornato da una melodia che dona un atmosfera unica al pezzo, complice anche l’ottimo solo di chitarra che arrangia la parte centrale. E che dire di “Burning Again”, pezzo dove gli Hypnos scelgono il groove del riffage per manifestare la loro durezza? Nel finale troviamo una super mazzata di death metal (oltre ad “Alliance of Snakes”) che risponde al nome di “Versus The Void”, tre minuti e passa in cui il martellamento di batteria è incessante, così come il titolo della canzone, urlato a squarciagola a più riprese. Un ottimo ritorno, quindi, quello degli Hypnos, che, nel tempo delle super produzioni e della ricerca spasmodica della novità o del riciclo ragionato, si confermano capisaldi del death brutale old style. Il muro è caduto, ma per loro, musicalmente, è come se fosse ancora in piedi.

TRACKLIST

  1. Nailed To The Golden Throne
  2. Inverted / Chasing The Apostles
  3. Cholera / Mor
  4. Burning Again / Hymn Of Eternal Fire
  5. Alliance Of Snakes / Reptilian Conception
  6. In Love With Death
  7. Decadence / Art Of Modern Misery
  8. Extremely Dark Days
  9. Versus The Void
  10. Urbi At Morbid / Farewell To Sanctity
1 commento
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.