6.5
- Band: I AM LETHE
- Durata: 00:56:23
- Disponibile dal: 07/10/2019
- Etichetta:
- Ad Noctem Records
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In ritardo rispetto ai piani originali (dovuto al cambio d’etichetta) vede la luce il lavoro degli I Am Lethe. La band del capoluogo lombardo si presenta con un disco solido, curato e ragionato in tutte le sue parti senza lasciar nessuna falla nella trama della produzione. Caratterizzato da un sound fermo e che rende palpabili le atmosfere del genere proposto, “Journey” fin dai primi ascolti trova nella sua solidità ed uniformità di suono il punto cardine dell’opera, riuscendo a farsi sentire con piacere e tutto d’un fiato; sulla lunga distanza questa solidità diventa però quasi difetto, mostrando la troppa poca eterogeneità dell’offerta, e lasciando la sensazione di ascoltare un’unica monolitica traccia. Fondamentalmente rimangono troppo simili a se stessi, ed infatti nella tracklist manca un vero e proprio cavallo di battaglia che traini il disco ad un livello superiore. Infatti lo stile dei Nostri rimane ancorato a quella corrente gothic-doom di metà anni ’90 caratterizzata da aperture melodiche e strappi più metallari, che in quegli anni ebbe fortuna ma che ora risuona un po’ anacronistica (ma non per questo poco valida). Ciò non significa che non ci siano brani ben strutturati o semplicemente che arrivino in maniera più diretta al fruitore, come “Stonified” e “Leaf”: il primo riesce appieno nell’amalgamare musica e liriche col suo intercedere a tratti doom, diventando un’ottimo biglietto da visita per la band meneghina; più sinistro e dal tiro Lacuna Coil (di cui in generale si respirano ampiamente le derive nel lavoro) il secondo, dove l’alchimia tra gli inserti growl ed il pulito femminile raggiunge il suo apice. Quindi quello in questione non è certo un disco innovativo, ma piuttosto un lavoro ben interpretato e di certo con un taglio più personale e meno ancorato a stilemi passati: gli I Am Lethe possono fare il prossimo salto di qualità.