7.0
- Band: I PREVAIL
- Durata: 00:41:30
- Disponibile dal: 29/03/2019
- Etichetta:
- Fearless Records
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Farsi conoscere con una cover di un pezzo pop, come successo agli I Prevail con la versione pop-punk di “Blank Space” di Taylor Swift, non è in genere garanzia di longevità, ma il quintetto di Detroit è stato bravo a cavalcare l’onda, consolidando la fugace fama ottenuta con l’EP “Heart vs. Mind” e il successivo debutto “Lifelines”, discreto esempio di pop-core valso loro un disco d’ora negli USA. Forti di un’intensa attività live, e dopo aver rischiato di perdere il clean-vocalist Brian Burkheiser per un problema alle corde vocali, gli I Prevail tornano ora con “Trauma”, secondo disco che si preannuncia molto più eterogeneo del suo predecessore. L’opener “Bow Down” per la verità si muove sulle stesse coordinate modern-core dell’esordio, ma già dalla successiva “Paranoid” iniziano le sorprese, con una massiccia dose di electro-rap-metal che trova la sua sublimazione in “Rise Above” (con la partecipazione di Justin Stone). Per il resto, nella residua mezz’ora abbondante ce n’è per tutti i gusti: dal pop-core di “Every Time You Leave” (impreziosita dalla vocalist canadese Delaney Jane) e “Hurricane” al nu-noise ultra cafone di “Gasoline” e “DeadWeight”, dalle ballad confessionali (“Let Me Be Sad”, “I Don’t Belong”) al party-mood (stile Fall Out Boy un filo più incazzati) di “DOA” e “Low”, per non parlare dell’esperimento simil-trap di “Breaking Down”. Tanta varietà – forse troppa, visto che manca un filo conduttore all’album – ma i pezzi presi uno per uno sono tutti o quasi di buon livello, e in un’epoca in cui le playlist sono i nuovi album probabilmente per gli ascoltatori più giovani va bene così. Non certo un capolavoro, ma un discreto ritorno per una band che crediamo, nel bene e nel male, farà parlare ancora di sé.