7.5
- Band: ICON OF HYEMES
- Durata: 00:20:55
- Disponibile dal: 01/01/2003
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Gli Icon of Hyemes sono per certi versi la reincarnazione della band death metal December. Dopo il monicker di passaggio Alphard, il gruppo ha trovato il giusto equilibro e anche un nuovo nome, Icon Of Hyemes. Dopo un primo mini cd intitolato “Gift”, ecco il demo “Unpopular”, registrato in maniera formidabile ai Fear Studio. A dispetto del titolo, gli Icon Of Hyemes se procederanno anche in futuro su questi binari compositivi, diventeranno una realtà all’interno del nostro panorama metal estremo. La pesantezza e corposità del brutal e death metal di matrice statunitense, abbinate all’intelligenza stilistica raffinata del death metal melodico scandinavo: ecco in poche parole il segreto di questo gioiello d’alta scuola. Evidenti le influenze made In Flames, ma i brani arrangiati dai nostri connazionali superano gli ultimi lavori degli scandinavi prima della svolta del loro ultimo album. “Start To Blame” è un pugno al volto inaspettato, preciso, letale. Quelli che credono che essere melodici significhi necessariamente essere flosci si dovranno ben che ricredere. La tecnica per questo genere è indispensabile e questa dote di certo non manca ai cinque ragazzi nostrani. La successiva “A Cruel Avantgarde/part I: Gorevolution” conferma la capacità del gruppo di saper dosare la giusta carica di energia con parti lente e melodiche. Nei momenti più death in stile americano gli Icon Of Hyemes possono avvicinarsi agli Infernal Poetry anconetani. “Take My Body To Replacement” inizia con un arpeggio soffuso e mozzafiato, a metà strada tra le sonorità del death scandinavo (che sin dagli esordì seppe creare bellissimi momenti calmi arpeggiati) e la genialità in questo campo dei primi Metallica. Un cadenzato, sofferto capitolo davvero ben eseguito e riuscito. La conclusiva “Asphyctic Song” dirige il proprio orientamento stilistico verso la tradizione death americana, una canzone che non stona né viene sminuita dal confronto con gli altri capitoli di questo “Unpopular”, ma forse il gruppo si esprime meglio nel suo lato più ‘swedish oriented’… All’interno del cd, infine, troverete anche un video clip! Per concludere un’ultima curiosità: l’artwork può deviare perché sembra quello di un cd hardcore, la copertina invece si avvicina più alle ultime uscite black metal. Un gruppo esplosivo che può davvero sorridere al futuro. Snobbarli sarebbe un peccato capitale.