7.0
- Band: IF I DIE TODAY
- Durata: 00:23:11
- Disponibile dal: 29/04/2022
- Etichetta:
- Argonauta Records
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I piemontesi If I Die Today danno finalmente seguito a “Cursed” (2016) col loro quarto album in studio per Argonauta Records. Noti per la miscela di rock’n’roll, sludge e post-hardcore valsa numerose esperienze sul palco assieme a Everytime I Die, While She Sleeps, Frank Carter & The Rattlesnakes, Dillinger Escape Plan e molti altri, i nostri calcano oggi la mano sul lato sludge della loro proposta proponendo un concept sull’elaborazione del lutto. Dopo “Life” e “Death” infatti si ripercorrono le cinque fasi fatidiche, per chiudere in maniera grave con l’oscurità di “Darkness”. “The Abyss In Silence” percorre dunque un tema che si associa facilmente alla proposta musicale del quartetto, questa volta accompagnata da una produzione più robusta e moderna rispetto al passato. “Life” non dimentica l’hardcore che ha accompagnato la band sin dagli esordi e introduce nell’universo sonico del gruppo, con il basso che sembra una campana mortuaria. “Death” rende l’esperienza più claustrofobica e ineluttabile, cancellando momentaneamente speranza ed influenze rock. “White Noise (Anger)” ha un’inattesa apertura melodica nel riff ma mantiene un coro spietato. La ripetitiva “Ashes (Negotiation)” fa crescere il malessere mentre “Autumn (Sadness)” gioca su un’intro fuorviante ma gode melodie amare e un gioco di basso pregevole. Solo “Acceptance” dipinge un raro spiraglio di speranza, perchè la conclusiva “Darkness” sembra distruggerlo velocemente con grande cinismo. Un viaggio molto veloce (ventitre minuti di percorrenza) guidato da intensità sludge, rabbia hardcore e quel senso di coinvolgimento emotivo tipico del post-metal che colpisce dritto al cuore: “The Abyss In Silence” risulta molto evocativo e riesce a colpire duro, usando i sentimenti dell’ascoltatore come un’arma. E’ questa violenza espressiva il lato migliore del disco, che pur muovendosi in territori già esplorati e pur offrendo soluzioni sonore già sentite riesce a risultare, nei suoi toni pessimisti ed oscuri, vivido ed appassionante.