7.5
- Band: IHSAHN
- Durata: 00:47:19
- Disponibile dal: 26/05/2008
- Etichetta:
- Candlelight
- Distributore: Audioglobe
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È un periodo all’insegna degli album solisti, questo! Dopo quello di Warrel Dane e la nuova release di Michael Kiske, tocca infatti ora a Ihsahn tornare sul mercato con una nuova opera. I più attenti tra voi avranno sicuramente avuto modo di leggere il nostro studio report di qualche settimana fa su questo secondo full-length del musicista norvegese. In quell’occasione “AngL” ci fece un’ottima impressione e ora, avendo avuto modo di ascoltare il materiale più volte e con maggiore attenzione, siamo lieti di poter ribadire quanto espresso allora. “AngL” è di sicuro un disco superiore a quel “The Adversary” che inaugurò la carriera solista di Ihsahn. I brani sono meglio strutturati e forti di una identità più spiccata rispetto a quelli contenuti nel lavoro precedente. La tracklist è più fluida – grazie anche all’aumento della componente metal, a discapito di quella avantgarde – e il tutto è suonato, cantato e prodotto in maniera migliore. Soprattutto Ihsahn ha fatto passi da gigante come cantante: le sue clean vocals non sono mai state così curate e appassionanti, tanto che spesso i loro interventi finiscono per risultare gli assoluti highlight di una canzone. È il caso della soave parte centrale di “Elevator”, ma anche e soprattutto di “Unhealer”, il già famoso brano cantato assieme a Mikael Akerfeldt degli Opeth (la cui influenza è percepibile in parecchie di queste tracce). Una delle principali caratteristiche del disco è tuttavia la ricerca di una limpida forma-canzone, la quale però non sconfina mai in una esagerata semplificazione delle trame. I brani sono tutto fuorchè lunghi e dispersivi, eppure riescono sempre a coniugare, alternandoli in maniera equilibrata, tutti quegli elementi da sempre cari a Ihsahn: il metal/black metal, il progressive, la musica classica. Non tutto ha la stessa intensità e lo stesso spessore (“Misanthrope” e “Alchemist”, anche dopo diverse fruizioni, non riescono a entusiasmare a pieno), ma, nell’insieme, “Angl” è un album che ribadisce con forza la maturità di un musicista completo, che in carriera non ha mai realizzato qualcosa di banale. Non è dunque proprio il caso di definirlo semplicemente “l’ex frontman degli Emperor”… l’Ihsahn solista brilla di luce propria.