IMMOLATION – Kingdom Of Conspiracy

Pubblicato il 14/05/2013 da
voto
7.5
  • Band: IMMOLATION
  • Durata: 00:40:53
  • Disponibile dal: 14/05/2013
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Warner Bros

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Gli Immolation paiono davvero incapaci di scrivere album scialbi od inconcludenti. Giunti al nono full length infatti, la band di Bob Vigna continua ad offrirci death metal di ottima qualità, sempre uguale a se stesso ma allo stesso tempo mai ripetitivo; ogni lavoro della band infatti è ben distinguibile dagli altri, nonostante il trademark creato ormai più di vent’anni fa non sia mai cambiato. Archiviate (ma non completamente) le aperture epiche del precedente “Majesty And Decay”, i ragazzi tornano alla carica con “Kingdom Of Conspiracy”, che si rivela fin dai primi ascolti come uno dei loro lavori più cupi e darkeggianti. Ascoltando il platter sono due le caratteristiche che saltano subito all’occhio: la prima è appunto una scelta compositiva che spazza via le “ariosità” di “Majesty And Decay” a favore di un sound completamente asservito al death metal ferale e soffocante, naturalmente accompagnato da un guitar work al solito feroce, sebbene Vigna e Taylor non disdegnino un guitar riffing più diretto e meno nervoso e dissonante del solito. Il secondo punto all’ordine del giorno è la batteria di Steve Shalaty: il drummer offre una performance strabiliante per qualità offerta e fantasia esecutiva, ma per la batteria vengono scelti dei suoni fin troppo secchi e sintetici, che contrastano apertamente con il sound generale del lavoro, che volendo vedere è piuttosto “caldo”. Insomma, a tratti pare davvero di ascoltare una drum machine, tale è la precisione e la perfezione dei colpi. Nonostante ciò, “Kingdom Of Conspiracy” riesce a colpire con efficacia, grazie ad un songwriting (ad opera del buon Vigna) che ripesca dai primissimi lavori del combo e non disdegna passaggi utilizzati a metà carriera, senza dimenticare una certa propensione alle ritmiche non esasperate. Alcuni brani sono veramente esemplari, come ad esempio “Keep The Silence”, con il proprio incedere lento e stentoreo, sopra il quale Ross Dolan gioca con il proprio growl più profondo ed espressivo, oppure la già ascoltata title track, che già si candida ad essere un classico per la band. E’ però tutto l’album ad essere solido e coeso ed anche episodi magari inferiori a quelli migliori riescono a risultare comunque godibili e mai avari di spunti interessanti: prendete ad esempio “Serving Divinity”, che al proprio interno contiene un guitar work che vira spesso verso la melodia ed un breve break addirittura vicino al grind, oppure “Bound To Order”, con ancora Vigna e Taylor sugli scudi con le loro sei corde mai così pulite e precise. Verrete poi sopraffatti dalla tripletta terrificante composta da “Indoctrinate”, “A Spectacle Of Lies” e “God Complex”, per poi essere annichiliti dalla conclusiva “All That Awaits”, dal mood non distante dal meraviglioso EP “Providence”. Della produzione non entusiasmante abbiamo già detto sopra, quindi non ci resta che consigliare “Kingdom Of Conspiracy” a tutti i fan degli Immolation e del death metal in generale, dato che l’album è l’ennesimo centro di una band che pare sapersi sempre reinventare pur rimanendo fedele alla linea al cento per cento. Grandi, ancora una volta.

TRACKLIST

  1. Echoes Of Despair
  2. Keep The Silence
  3. Kingdom Of Conspiracy
  4. Serving Divinity
  5. The Great Sleep
  6. Indoctrinate
  7. A Spectacle Of Lies
  8. God Complex
  9. Bound To Order
  10. All That Awaits
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