7.5
- Band: IMMOLATION
- Durata: 00:18:56
- Disponibile dal: 07/10/2011
- Etichetta:
- Scion A/V
Spotify:
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Ci sono band che nel giro di pochi anni sono state capaci di sfornare – collaborazioni e paccottiglia comprese – anche decine di uscite. Per fortuna, però, ci sono anche artisti che in oltre vent’anni di carriera hanno inciso e rilasciato poco materiale, ma rimanendo quasi sempre su livelli di assoluta eccellenza. È dunque con autentica emozione che accogliamo questo “Providence”, inatteso ritorno degli Immolation, una delle più affascinanti figure della scena death metal mondiale, autrice di varie gemme di culto capaci di far svenare i collezionisti e svenire i più assidui estimatori del genere. Siglato un accordo “lampo” con la californiana Scion A/V, il gruppo rilascia l’EP in questione per celebrare il ventennale del suo esordio discografico ufficiale (ovvero la pubblicazione del mitico “Dawn Of Possession”). Il lavoro – che, come da politica della label, è già in circolazione gratuitamente – ci regala un autentico tuffo tra le tipiche atmosfere decadenti della band newyorkese, tra riff dissonanti, melodie oblique e un drumming poderoso, su cui si staglia, sovrana, una delle voci più imponenti dell’intera scena death metal. Esemplare nella sua efficacia e nella cura nei dettagli (la produzione, molto dinamica, è sulla falsariga dell’ultimo “Majesty And Decay”), “Providence” rilascia una perla dietro l’altra, con “Illumination” e la title track che vanno forse a segnare la vetta non solo di un EP capace di impressionare dalla prima all’ultima nota, ma anche di tutto il repertorio più recente dei nostri. Sì, perchè gli Immolation, ancora una volta, non hanno potuto fare a meno di spiccare fra la massa: anzichè far uscire il solito EP raffazzonato alla meno peggio con scarti e cover, il quartetto ha deciso di presentare cinque brani nuovi di zecca, tutti di ottima qualità. Cinque episodi che vanno a costituire una pubblicazione che non esitiamo a definire una delle più riuscite dell’intera carriera. Un ritorno magniloquente, all’insegna di tutte le migliori caratteristiche della formazione: dal riffing ingegnoso e originale, agli interventi melodici mai scontati, dalle strutture circolari a quelle straordinarie atmosfere arcane di cui Ross Dolan e soci sono da sempre padroni. Un ritorno sublime. Un ritorno da Re!