8.0
- Band: IMMOLATION
- Durata: 00:40:30
- Disponibile dal: 15/05/2007
- Etichetta:
- Listenable Records
- Distributore: Audioglobe
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Avevamo lasciato gli Immolation due anni fa con le riuscite sperimentazioni di “Harnessing Ruin” e oggi, come avevamo auspicato all’epoca, li ritroviamo ancora più in forma e con le idee chiarissime sulla loro musica. Nel 2005 avevamo avuto modo di sottolineare come la band fosse una delle poche in circolazione ad avere ancora voglia di evolversi nonostante una carriera quasi ventennale alle spalle, e oggi non possiamo fare altro che ribadire tale concetto. Gli Immolation sono infatti tornati fra noi con un lavoro veramente fresco e ispirato, che rielabora gli elementi migliori di “Harnessing Ruin” e li inserisce in composizioni ancora più incisive, varie e memorizzabili. Da qualche tempo a questa parte, il gruppo ha scoperto la melodia e quest’ultima sembra ormai diventata un ingrediente indispensabile nel suo songwriting. In “Shadows In The Light” impressiona soprattutto l’abilità dei nostri nel contaminare sezioni molto brutali e indiscutibilmente death metal con linee chitarristiche epiche e catchy… tutto questo senza perdere mai un briciolo di aggressività e potenza. Non stiamo affatto parlando di una virata verso sonorità melodic death o di un infiacchimento delle trame della band, bensì dell’esaltazione di quella componente epica ed apocalittica che da sempre fa parte del bagaglio sonoro degli Immolation, ma che, in passato, solo di rado aveva trovato tanto spazio. Era forse dai tempi dei dischi di metà carriera degli Hypocrisy o degli Edge Of Sanity che non si sentiva un album in cui vero death metal e melodia venivano uniti in maniera così virtuosa e convincente. Tra l’altro, se si considera che gli Immolation hanno un background prettamente old school death metal di stampo americano, fatto di ritmiche e dissonanze soffocanti, tale impresa assume dimensioni ancora più importanti… nessuno si sarebbe mai aspettato una rivoluzione di questo calibro dopo così tanti anni e dopo album un po’ di maniera come “Close To A World Below” e “Unholy Cult”. Senza timore di essere smentiti, affermiamo dunque che quello in questione è senza ombra di dubbio il miglior lavoro che gli Immolation abbiano realizzato dai tempi del fondamentale “Here In After”. Per chi è in cerca di qualcosa di fresco in campo death metal, l’acquisto è obbligatorio!