8.0
- Band: IMPERIUM DEKADENZ
- Durata: 00:58:00
- Disponibile dal: 30/08/2019
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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E’ dal 2004 che gli Imperium Dekadenz danno linfa alla scena black metal europea. Quindici anni e sei album dopo, il gruppo è sempre composto dai due polistrumentisti Vespasian e Horaz, ma la strumentazione e la gamma di soluzioni a loro cara con il tempo si è arricchita parecchio, prendendo le mosse da un black metal severo e prettamente teutonico per arrivare ad una proposta capace di sprigionare abbondanti quantità di vigore, vitalità e dolcezza, compattando elementi extreme metal, folk e doom in un condensato di buona personalità. Era facile prevedere che il momento del definitivo salto di qualità sarebbe prima o poi arrivato e il nuovo “When We Are Forgotten” toglie presto ogni dubbio a riguardo. Questo capitolo della discografia della formazione tedesca è uno di quei dischi che arrivano nel posto giusto al momento giusto. Traduce definitivamente la lista di influenze succitata in un sound contemporaneo e indipendente, ed è evidente come ciò che ne consegue si possa posizionare ai piani alti di un panorama black metal in uno dei suoi momenti di massima popolarità. Questa volta l’unione delle varie correnti alla base del sound degli Imperium Dekadenz è così coesa e coerente che non può lasciare indifferenti. Al netto di una produzione mai così curata, è la ricchezza di idee che compongono i riff e gli arrangiamenti di queste canzoni a porre il disco su un alto livello, mantenuto da una predisposizione alla melodia che porta più di un episodio a entrare rapidamente e stabilmente nella memoria di chi ascolta. Sì, perché in questo suo sesto LP il duo ha portato la propria proposta su toni più delicati senza disperderne l’estro, riuscendo anzi a rendere la stratificazione sonora maggiormente dinamica e interessante, oltre che più fruibile. Con il leggero abbassamento dei volumi e delle ritmiche, quella componente malinconica che sinora aveva fatto realmente capolino solo in certi brani del vecchio repertorio emerge ora in tutta la sua energia emotiva, rendendo canzoni come la title track o “Frozen in Time” davvero memorabili nei loro momenti più nostalgici.
Non si tratta più di suonare black metal e di arricchirlo con qualche altro elemento: in questo nuovo lavoro c’è tutto quanto la band ha appreso e messo in pratica nella sua carriera, a volte con dosi invertite. Un pezzo agile e passionale come “Transcendence”, ad esempio, nel suo incipit non ha niente di estremo a parte la voce, eppure l’atmosfera sa rivelarsi tipicamente Imperium Dekadenz. Il gruppo dunque, pur appoggiandosi a basi tradizionali, può ora dire di possedere un suono caratteristico e, soprattutto, una tranquillità di animo e di pensiero che si traduce in un songwriting ispirato e sincero. “When We Are Forgotten” è un esame superato a suon di creatività, gusto e passione.