7.5
- Band: IMPLORE
- Durata: 0:34:00
- Disponibile dal: 22/09/2017
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Sony
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Rabbia, disperazione, tormento, disillusione… i temi che spesso gli Implore portano nei loro brani sono questi e per musicarli non risparmiano feedback e distorsioni. Un viaggio frenetico e violento per vie già battute da nomi come Nasum, Rotten Sound e, ultimamente, Nails, in cui non c’è, volutamente, la massima cura alla forma e al suono pulito, perché quello che interessa di più è appunto suscitare le succitate emozioni e trascinarci nel loro vortice. Le urla furibonde e senza variazioni di Gabriel “Gabbo” Dubko e la batteria secca e spietata di Guido Montanarini: ecco i due punti cardine su cui si basa il nuovo “Subjugate”, oltre ovviamente a un sound che mescola sapientemente grind e deragliante death metal imbevuto di attitudine crust e hardcore. Non c’è luce in un disco simile, solo ferocia e chitarre ruvide che infieriscono contro l’ascoltatore, facendogli abbassare la testa e la schiena. Un brano come “Birth of an Era” è biglietto da visita che vale più di mille parole: una batteria che sembra grandine che ci cade addosso e chitarre che disegnano trame affilate, senza farsi mancare un vago appeal slayeriano. Si nota questa volta come il gruppo (un tempo basato in Germania, ma oggi assolutamente internazionale) sia riuscito a variare più spesso le strutture e la formula alla base del songwriting, provando a caratterizzare meglio gli episodi e fornendo a questi ultimi un taglio ora più metallico, ora più ‘core’. Se, ad esempio, “Loathe” segue i dettami della migliore tradizione grind scandinava, vi sono dei brani come “Paradox” e “Patterns to Folow” che, alla maniera dei Trap Them, mescolano furiosamente trame tetragone con un’attitudine più stradaiola e ruspante, creando un connubio maggiormente pimpante e “orecchiabile”. Non hanno mai cercato una particolare originalità, gli Implore; nemmeno questa volta, ma la capacità di coinvolgerci e catturarci con la loro carica polemica è nuovamente innegabile.