IN FLAMES – Battles

Pubblicato il 07/11/2016 da
voto
6.5
  • Band: IN FLAMES
  • Durata: 00:47:30
  • Disponibile dal: 11/11/2016
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Warner Bros

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Si scrive In Flames, si legge In Friden. Lungi da noi voler cercare facili consensi nel liquidare così il nuovo corso della band più amata/odiata di Gothenborg – un corso che, per dovere di cronaca, chi scrive ha finora apprezzato in tutte le sue declinazioni -, ma è un dato di fatto come ormai, al terzo disco dell’era D.J. (dopo Jesper), il comando delle operazioni sia saldamente nelle mani di Mr. Friden, il cui peso specifico nel songwriting è cresciuto enormemente a discapito del sodale Gelotte (che pure, rimasto orfano del compagno di una vita, se l’era cavata egregiamente ai tempi di SOAPF). Non che questo rappresenti necessariamente un male – soprattutto in ottica live dove, come confermato dal recente DVD, il barbuto singer col cappellino (Fred Durst docet?) sembra più a suo agio ora di un tempo -, ma la spinta evolutiva stavolta risulta forse eccessiva anche per una band da sempre ispirata al celebre detto di Paganini, al punto da far sembrare”Battles” più lontano da “Reroute To Remain” (tanto criticato allora quanto rimpianto oggi) più di quanto R2R stesso non fosse rispetto a “The Jester Race”; e se a ciò aggiungiamo l’ultimo cambio di formazione, con l’abbandono dello storico batterista Daniel Svensson, ecco spiegata qualche crisi di rigetto in un organismo sonoro ormai da tempo giunto alla maggiore età discografica. Accantonate le atmosfere malinconiche di “Siren Charms”, il decimo album del quartetto di Gothenburg – complice la presenza in cabina di regia di Howard Benson, secondo la tradizione che vuole l’inizio di ogni epoca segnata da un nuovo produttore – strizza decisamente l’occhio al mercato americano, attraverso una dose sempre maggiore di effettistica varia e refrain ariosi sulla scia degli ultimi Bring Me The Horizon. Rimandando al nostro track-by-track per una disanima puntuale delle singole tracce, ci limitiamo in questa sede a constatare come – paradossalmente? – i momenti migliori dell’album siano quelli più sperimentali (la premiata coppia “The End” / “The Truth”, la più oscura “Wallflower”, la divertente “Save Me”) e/o dove le linee vocali sono al centro della scena (la title-track, la ballad “Here Until Forever”). Di contro, a convincere di meno sono gli episodi più ‘tirati’ (“Through My Eyes”, “Underneath My Skin”), così come alcuni passaggi strumentali più ‘vintage’ che, pur volendo verosimilmente rappresentare un collante con il passato, finiscono col risultare un po’ avulsi da un contesto ormai radicalmente mutato. Alla fine, volendo tirare le somme, ci sentiamo di dire che, se da un lato “Battles” rappresenta probabilmente il punto più basso della loro pur ricca discografia, dall’altro gli In Flames anche stavolta cadono, se non in piedi, quanto meno accovacciati, con un album sicuramente perfettibile, ma al tempo stesso abbondantemente sopra la sufficienza. Verosimilmente non saranno loro i salvatori del metal (ma questo, con buona pace dei nostalgici degli anni ’90, non lo scopriamo certo oggi), ma “Battles” ha comunque le note in regola per piacere a fan vecchi e nuovi, a patto ovviamente di sgomberare la mente da scomodi paragoni di un passato tanto glorioso quanto remoto.

TRACKLIST

  1. Drained
  2. The End
  3. Like Sand
  4. The Truth
  5. In My Room
  6. Before I Fall
  7. Through My Eyes
  8. Battles
  9. Here Until Forever
  10. Underneath My Skin
  11. Wallflower
  12. Save Me
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