7.5
- Band: IN.SI.DIA
- Durata: 00:51:13
- Disponibile dal: 30/09/2022
- Etichetta:
- Punishment 18 Records
Spotify:
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“Quello che pensi dimmelo adesso, quello che credi dimmelo ora!“. E’ la voce di Fabio Lorini a lanciare la perentoria sentenza all’interno di “Dimmelo Ora”, settimo pezzo contenuto in “Di Luce e Aria”, quarto album degli IN.SI.DIA a firma Punishment 18 Records. E da parte nostra ci sentiamo di dire anzi, crediamo di dire che il nuovo disco certifica in toto la seconda giovinezza della thrash band bresciana la quale, dopo la reunion di otto anni fa, ha rimesso in azione a pieni giri il proprio motore griffato coerenza, passione, cattiveria e singolarità. Il cantato in lingua madre, infatti, da sempre marchio di fabbrica dell’act lombardo, anche questa volta caratterizza le liriche urlate da Lorini, sempre più a suo agio dietro al microfono. Ma c’è di più. Se “Denso Inganno”, l’album del ritorno sulle scene, portava con sè, oltre ad una giustificata percentuale di attesa e timore, anche una preventivabile dose di sicurezza, basata sul passato sonoro della band (diversi erano i rimandi, soprattutto ritmici, ad “Istinto e Rabbia” e “Guarda Dentro Te”), in “Di Luce e d’Aria” il quartetto di Brescia ha osato di più, cercando nuove soluzioni principalmente sul piano melodico. Da applausi in questo senso il lavoro alle sei corde di Manuel Merigo, come quello di Alex Venzi, rimasto per così dire in sordina nel precedente lavoro, ma ora libero di dare sfoggio alle proprie abilità sia a livello di riff, sia in sede di assoli. C’è un filo logico che collega “Dentro il Cerchio” (suonata dalla band anche nello scorso Metalitalia.com Festival) e “Notte Diversa”, una linea rossa energica e malinconica, sicuramente marchiata dagli strascichi lasciati dal lungo il periodo pandemico. Un senso di rabbia, voglioso di riprendersi ciò che aveva perduto, scandito in dieci dichiarazioni d’intenti, altrettanto grintose e coinvolgenti.
Ed è la chitarra di Merigo a tessere la prima trama di questa nuova avventura targata IN.SI.DIA: “Dentro il Cerchio” ci mostra una band in grado di fondere passato e presente, riuscendo ad abbinare soluzioni più moderne con passaggi classici in cui la scuola della Bay Area la fa da padrona. Come già avvenuto in “Denso Inganno”, l’intenzione di diversificare la proposta appare ancora più evidente nel nuovo disco: se in “Non Siate Complici”, “Salto Nel Buio” o “Nato Nel Vento” troviamo la faccia più tellurica dell’album, con “Tracce Silenziose” e “Welcome To My World” abbiamo sfumature maggiormente cupe. In ogni episodio comunque appare evidente la garanzia di una superba prestazione del duo Merigo-Venzi, ad accompagnare l’ottima prova dell’ultimo entrato in casa IN.SI.DIA, quel Paolo Pirola che dietro le pelli ha mantenuto l’impatto ritmico tipico del gruppo bresciano. Se dobbiamo però staccare un biglietto per premiare il pezzo simbolo di “Di Luce e d’Aria”, crediamo che, ritornando all’incipit della recensione, “Dimmelo Ora” abbia tutti i crismi per avere tale titolo: riff melodici, a richiamo di quel sound made-in-Göteborg di fine anni Novanta, si intersecano perfettamente con un refrain orecchiabile che troverà sicuramente spazio in sede live. Uno stoccata fruttuosa che trova purtroppo una pecca dal punto di vista della produzione, a tratti troppo pulita e leggermente confusa, causando cosi la mancata valorizzazione dei vari strumenti. Dettaglio importante che non inficia comunque l’ottimo operato di Lorini and company: a cinque anni di distanza gli IN.SI.DIA hanno messo nuovamente in mostra il proprio istinto, la propria rabbia, vincendo ancora una volta.