voto
8.0
8.0
- Band: IN THIS MOMENT
- Durata: 00:54:25
- Disponibile dal: 27/03/2020
- Etichetta:
- Atlantic Records
- Distributore: Warner Bros
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Animalista vegana. Playmate in calore. Femme fatale. Vergine Madre. Sono diverse le maschere vestite da Maria Brink nei quindici anni di carriera degli In This Moment, cresciuti senza sosta insieme alla sua frontwoman almeno fino all’ultima incarnazione, quella spirituale di “Ritual” che all’uscita ci aveva lasciati un po’ freddini, pur riconoscendo il coraggio di cambiare forma. Questo “Mother”, diciamolo subito, si muove sulle stesse coordinate ‘Lady Gaga meets Rob Zombie’ (tanto su disco quanto dal vivo), ma dispensa sorprese fin dalla tracklist, dove spiccano ben tre cover con altrettanti ospiti. Partendo da queste ultime, la più nota è sicuramente quella di “We Will Rock You” dei Queen – resa in modo originale grazie alla forte impronta elettronica e alla partecipazione di Lzzy Hale (Halestorm) e Taylor Momsen (Pretty Reckless), in una sorta di ‘all star game’ del metal in rosa, mentre meno note all’ascoltatore medio risulteranno “Fly Like An Eagle” (hit degli anni ’60 di Steve Miller) e ancora più la toccante “Into Dust” (pezzo acustico di Mazzy Star, qui eseguito al piano), che aprono e chiudono la tracklist mescolandosi senza problemi al resto dei pezzi originali. Su questo fronte, saltano all’orecchio i singoli “The In-Between” (vicina per attitudine al periodo “Blood”) e “Hunting Grounds” (con Joe Cotela dei Ded, band nu-metal revival da scoprire per gli appassionati del genere), ma nel complesso l’intera tracklist risulta farcita come il reggipetto della procace singer. Dalle atmosfere più struggenti di “Legacy” al coro simil-gospel della titletrack, dal sexy-freak di “As Above So Below” al woman power di “God Is She” non c’è un passaggio a vuoto in quasi un’ora di durata, a conferma di come stavolta la coppia Brink & Howorth (insieme a Kevin Churko, di fatto terzo membro effettivo seguendo da sempre la band) non abbia lasciato nulla al caso, mescolando il meglio delle produzioni passate in un mix notoriamente inedito. Certo, a volte l’impressione è di sentire un metal-musical di Broadway in cuffia, ma se già su disco l’effetto è notevole, siamo certi che il fascino delle composizioni nella cornice live sarà ancora maggiore. Bentornati dunque a Maria e ai suoi amici, giunti con “Mother” alla prova più matura della loro carriera.