6.0
- Band: IN TORMENTATA QUIETE
- Durata: 00:46:52
- Disponibile dal: 16/06/2017
- Etichetta:
- My Kingdom Music
- Distributore: Audioglobe
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A tre anni di distanza dal valido “Cromagia” ritornano con un nuovo album gli emiliani In Tormentata Quiete, una delle band più sperimentali della scena italiana. Come in passato, anche stavolta la band si lancia oltre l’ostacolo e cerca di portare avanti con coraggio la ricerca di un sound originale ed arcobaleno. Il background musicale dei diversi membri della band deve essere per forza molto eterogeneo se poi il risultato finale è quello che si può ascoltare sul nuovo “Finestatico”. A livello di sound si va da lontani retaggi black o comunque extreme metal, ad un gothic metal moderno e molto variegato, fino ad arrivare all’avantgarde e al rock italiano. Non è facile combinare assieme tutti questi elementi, ma il gruppo riesce ad incastrare con abilità quasi tutto assieme in modo armonico. Geniale è l’opener “Zero” in cui i Nostri sfoderano un brano black metal davvero degno di nota dove le varie anime compositive si sposano assieme a meraviglia, peccato che questo sia l’unico capitolo di metal estremo, mentre il resto dell’album volge in altre direzioni più gotiche, sebbene comunque interessanti. Non sempre però la sperimentazione si traduce in una formula vincente, il cantato screaming non sempre si accoppia felicemente alla voce femminile o allo stile musicale più morbido degli altri capitoli di questo “Finestatico”. Altro fattore che influenza negativamente la godibilità di questa release sono i testi: sembra che la band voglia istruire sul funzionamento el cosmo, le sue leggi fisiche spiegate nel dettaglio e l’ascoltatore è portato naturalmente a seguire con attenzione questa ‘lezione’ sull’universo, perdendo un po’ il contatto con la musica che passa in secondo piano. Alla lunga testi di questo tipo vengono anche un po’ a noia e rovinano le atmosfere pur incantevoli create come a esempio quelle su “RR Lyrae”. Non capita spesso che il cantato, senza togliere nulla alla bravura tecnica dei cantati del gruppo, riesca a non integrarsi del tutto alla musica, togliendole persino a tratti il proscenio. Forse anche l’utilizzo dei testi in questo modo era una sfida degli In Tormentata Quiete, ma stavolta si è rivelata troppo ardita. Un piccolo passo indietro per una band comunque sempre unica nel suo genere.