8.5
- Band: INCANTATION
- Durata: 00:45:19
- Disponibile dal: /11/2006
- Etichetta:
- Relapse Records
- Distributore: Self
L’anno appena conclusosi è stato sicuramente particolarmente florido per il death metal, dato che Cannibal Corpse, Suffocation, Deicide e Incantation hanno immesso sul mercato quattro album che sicuramente sono stati il meglio della loro produzione da parecchio tempo a questa parte. Ora la Relapse, con grande tempismo, immette sul mercato la ristampa di “Onward To Golgotha”, vero e proprio gioiello di death metal blasfemo e darkeggiante che con il tempo è diventato una pietra miliare del genere, nonché termine di paragone per le generazioni a venire. Registrato nel lontano 1992 con Steve Evetts in consolle, l’album è un concentrato mostruoso di violenza, velocità e rallentamenti catramosi che resero la band unica in quella scena. La ristampa contiene un DVD extra che mostra la band dal vivo in tre differenti location e in un’atmosfera estremamente underground. La qualità audio e video non è delle migliori, d’altra parte i tempi ed i mezzi erano quelli che erano, ma comunque i die hard fan della band vi troveranno pane per i loro denti. Tutta l’attenzione è comunque puntata sull’album e sulla band: se tra chi legge qualcuno ha ascoltato l’ultimo “Primordial Domination” si renderà conto di come i ragazzi siano stati coerenti in questi quindici anni di carriera, proponendo certo lo stesso genere musicale, ma riuscendo a non annoiare quasi mai, grazie ad un songwriting eccezionale e a delle performance individuali che, lungi dall’essere perfette, riescono a trasmettere tutta la passione per il death metal in ogni singola nota. Il growling devastante di Craig Pillard rimarrà sempre nei cuori degli amanti dell’estremo, mentre la sei corde di John McEntree crea riff spaccaossa, basati sulla linearità di esecuzione e sulla differenziazione dei ritmi e delle velocità, che all’interno della stessa traccia si alternano senza sosta. Se al giorno d’oggi questo può essere normale e, in alcuni casi perfino scontato, nel 1992 era una novità quasi assoluta. Gli influssi dei Black Sabbath si sentono evidentissimi, anche se in mniera minore rispetto agli ultimi lavori. Insomma, un album mastodontico, del quale sarebbe inutile citare una sola canzone, in quanto tutto qui è vicino alla perfezione. Se cercate una death metal band senza compromessi, violenta, selvaggia e che si scagli contro la cristianità, gli Incantation non possono che essere la vostra prima scelta. Grandissimi.