INCANTATION – Tricennial of Blasphemy

Pubblicato il 07/10/2022 da
voto
7.5
  • Band: INCANTATION
  • Durata: 02:11:31
  • Disponibile dal: 07/10/2022
  • Etichetta:
  • Relapse Records

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La pubblicazione di una raccolta potrebbe considerarsi come un’arma a doppio taglio: da una parte vi è la concreta possibilità di accaparrarsi nuovi fan che, in un sol colpo, possono godere del miglior repertorio della band in questione; dall’altra c’è il rischio di una totale indifferenza per conto dei sostenitori di vecchia data che conoscono per filo e per segno la discografia dei loro beniamini.
Gli Incantation, per ovviare a tutto ciò, celebrano il loro trentennio di attività con una raccolta di inediti e rarità in grado di accontentare tutti: “Tricennial of Blasphemy”, infatti, contiene oltre due ore di materiale in versione studio e live che ripercorre la brillante carriera dei deathster statunitensi. Un viaggio epocale nei meandri più nascosti del famigerato inferno ‘incantato’: si passa dai validi succulenti inediti “Pest Savagery” ed “Ordained by Night’s Will”, alla versione demo, datata 1996, di un classico come “Impending Diabolical Conquest” con Will Rahmer (Mortician) alla voce. La band ha compiuto un lavoro ricercato, studiato nei minimi dettagli che ha portato al completamento di un’opera davvero mastodontica. Un’antologia preziosa che va assaporata e digerita con estrema calma, in quanto le abbuffate di death metal potrebbero essere indigeste se prese in un’unica, abbondante, dose. “Tricennial of Blasphemy” è paragonabile ad un’imponente piramide costruita sulle fondamenta del death primordiale anni Novanta, sulla cui sommità brillano le ultime imprese. Sono ben trentuno i pezzi che compongono questo gigantesco tempio che racchiude le ancestrali scritture di “Entrantment of Evil”, il primo EP della band dove spicca la ruvida “Unholy Massacre”. In questa sorta di viaggio nel tempo, si scandagliano le profondità del passato su cui giacciono i resti vividi del sette pollici di “Deliverance of Horrific Prophecies” datato 1993: la titletrack e “Profanation” segnano la crescita compositiva di un gruppo ancora acerbo ma che faceva già trapelare le notevoli potenzialità. Come già accennato precedentemente, nella raccolta emerge una vera e propria chicca: sono incluse, infatti, le tre tracce della “Promo” del 96’ cantate da Will Rahmer, voce gutturale dei Mortician. Sempre dello stesso periodo è l’incontenibile “Forsaken Mourning of Angelic Anguish”, brano schiacciasassi dall’impatto devastante. Con “Horde of Bestial Flames”, pezzo tiratissimo tratto dalla sessione di registrazione di “Diabolical Conquest” del 1998, si chiude il capitolo anni Novanta, a cui segue un’evoluzione sonora che non modifica minimamente il DNA degli Incantation ma lo perfeziona. Una produzione più pulita valorizza le composizioni dei Nostri che man a mano diventano sempre più oscure, infettandosi con il denso veleno del doom: l’incantesimo definitivo. Gli anni Duemila si aprono con la formidabile cover di “Hell Awaits” degli Slayer, per poi proseguire con brani contenuti nei due EP “Thieves of the Cloth” e “Scapegoat” datati rispettivamente 2006 e 2010. La trama di “Exiling Righteousness” mette in evidenza un death annerito, violento e cupo, arricchito da godibilissime variazioni ritmiche, mentre la marziale “Sacrificial Sanctification” dimostra quanto gli Incantation siano ancora abili nell’esprimere quella sana cattiveria radicata nel loro spirito primitivo. Notevoli sono ancora la granitica “Absolve in Blood”, facente parte della colonna sonora di “Afterparty Massacre” e la vorticosa “Obelisk Reflection” contenuta nella compilation dei venticinque anni della band. Per quanto riguarda la parte live, i pezzi scelti dai Nostri provengono da esibizioni tenutesi in Svizzera (Carnage Feast), Francia e a Cleveland tra il 2010 ed il 2014. Sette brani complessivi che dimostrano quanto la forza del quartetto deathster sia incisiva anche dal vivo, una sorta di mini-greatest hits che, come un satellite, ruota attorno ad un sontuoso pianeta incandescente. In conclusione possiamo affermare che “Tricennial of Blasphemy” è, senza ombra di dubbio, un imponente colosso autocelebrativo che testimonia tutto il valore artistico degli Incantation, band degna di essere annoverata tra le più importanti in campo death metal. Davanti a quest’opera ci si può approcciare con più o meno interesse ma una cosa è certa: resta impossibile sottrarsi al fascino che essa emana.

TRACKLIST

  1. Pest Savagery (Previously Unreleased)
  2. Ordained by Night’s Will (Previously Unreleased)
  3. Obelisk Reflection (25th Anniversary LP)
  4. Nefarious Warriors (25th Anniversary LP)
  5. Degeneration (Decibel Magazine Flexi Series)
  6. Absolved in Blood (After Party Massacre OST)
  7. Scapegoat (Scapegoat 7")
  8. Sacrificial Sanctification (Scapegoat 7")
  9. Thieves of the Cloth (Thieves Of The Cloth)
  10. Exiling Righteousness (Thieves Of The Cloth)
  11. Hell Awaits" (Slayer cover)
  12. Horde of Bestial Flames (Diabolical Conquest outtake)
  13. Ethereal Misery (Legions of Iron & Steel Compilation)
  14. Impending Diabolical Conquest (1996 Promo)
  15. Forsaken Mourning of Angelic Anguish (1996 Promo)
  16. Nocturnal Kingdom of Demonic Enlightenment (1996 Promo)
  17. Subjugation Divine (1996 Promo)
  18. Emaciated Holy Figure (Relapse Corporate Death Compilation)
  19. Deliverance of Horrific Prophecies (Deliverance of Horrific Prophecies 7")
  20. Profanation (Deliverance of Horrific Prophecies 7")
  21. Intro-Entrantment of Evil (Entrantment of Evil 7")
  22. Eternal Torture (Entrantment of Evil 7")
  23. Devoured Death (Entrantment of Evil 7")
  24. Unholy Massacre (Entrantment of Evil 7")
  25. Oath of Armageddon (Live 2014)
  26. Portal Consecration (Live 2014)
  27. Impending Diabolical Conquest (Live 2010)
  28. From Hollow Sands (Live 2013)
  29. Iconoclasm of Catholicism (Live 2013)
  30. Absolved in Blood (Live 2010)
  31. Lead to Desolation (Live 2010)
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