5.0
- Band: INCITE
- Durata: 00:45:16
- Disponibile dal: 25/03/2022
- Etichetta:
- Atomic Fire
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L”Universo Cavalera’ da tempo non è più confinato agli innumerevoli progetti del ‘pater familias’ Max ed al fratello Iggor: da tempo ci sono anche gli spinoff creati dai figli, tra i quali spiccano in maniera abbastanza netta gli Incite, band di Richie Cavalera attiva dal 2004 che occupa il giovane in svariati tour sottraendolo al banchetto del merch del padre. Tra diversi assestamenti di formazione, gli Incite arrivano alla sesta uscita discografica, per la quale sembrano volersi riassestare sfoderando l’artiglieria pesante: confermato il management da parte di Dez e Anasthasia Fafara, deal e distribuzione europea con Atomic Fire e, dulcis in fundo, la partecipazione di papà Max nel singolo apripista “War Soup”. Siamo sempre di fronte alla specialità di famiglia, un thrash/groove metal abbastanza asciutto e anthemico che bada al sodo e fa muovere la testa, senza mai strafare. Il timbro di Richie ricorda quello del giovane Max, in altrettanto modo sin dal primo ascolto si riconosce da subito come il leader del gruppo sia cresciuto artisticamente nelle orme del padre. “Fuck With Me (Wake Up Dead)” sembra proprio scritta da Max nel suo incedere ignorante, nel coro e nei riff. “War Soup”, come anticipato, se la gioca tutta con la partecipazione del senior: un pezzo tutto sommato canonico che trova e comunica spessore soprattutto per il significato emotivo, oltre a sottolineare la somiglianza padre/figlio. “Sucker Punched” non aggiunge molto alla tracklist, mentre tentano di cambiare un minimo le carte in tavola la spinta thrash/punk di “Deadbeat” e la costruzione più ambiziosa (ma zoppicante) di “Mental Destruction”. Dalla traccia sei, la brutta sorpresa: il disco comincia a proporre una selezione di brani già editi, probabilmente i migliori della carriera del gruppo, rimasterizzati per l’occasione. Una scelta bislacca che rende questo “Wake Up Dead” un ibrido tra EP e Greatest Hits, intenzionato al rilancio in grande stile del gruppo, ma che in tutta sincerità capiamo fino a un certo punto, essendo la raccolta presentata come l’effettivo sesto album in studio della formazione. Tirando le somme, abbiamo in mano un ‘mezzo disco’ che non riesce nell’intento di smuovere gli Incite dal rango di mestieranti della scena, in cui probabilmente la formazione è destinata a restare nonostante i legami sentimentali e le conoscenze importanti. Bisogna fare sicuramente di più per raccogliere l’eredità artistica dei Cavalera.