INDIAN – Guiltless

Pubblicato il 25/04/2011 da
voto
6.5
  • Band: INDIAN
  • Durata: 00:40:56
  • Disponibile dal: 12/04/2011
  • Etichetta:
  • Relapse Records
  • Distributore: Masterpiece

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Ennesimo album doom metal alla Buried At Sea/Yob licenziato dalla Relapse, e prodotto ancora una volta da un sempre più instancabile Sanford Parker, la cui costante collaborazione con artisti della Relapse sta ormai sfiorando il losco. Stavolta i monoliti di watt sono eretti dagli Indian, band in cui milita tra gli altri Will Lindsay, ex-Middian, ex-Wolves In The Throne Room, e attualmente anche nei Nachtmystium, che dopo un paio di annetti passati a fare shredding forsennato nel mondo del black metal, appunto, torna al suo primo amore, quello dei Middian, quello del doom pesante come un cielo di piombo e lento come una colata di lava. Gli Indian per la verità non aggiungono nulla di nuovo ad un mondo neo-doom che, grazie ad Unearthly Trance, Cough, Yob e mille altri, è già zeppo di qualità e sostanza. Come dire, si può aggiungere Bourbon allo Scotch, ma la gradazione alcolica rimane invariata. Dalle prime note di “No Grace”, dunque, si capisce subito che “Guiltless” è un album suonato da gente che sa il fatto suo, ma è anche il lavoro monodirezionale frutto di un’unica formula ormai collaudatissima che comincia a mostrare le prime crepe sul versante delle sorprese. Il sound dunque è cacofonico e colossale. I riff giganteschi e inzuppati di laceranti vibrazioni negative. Le voci annegano lo screaming del black metal in una nube di oppio e zolfo, e le ritmiche, realmente monoliche e irremovibili, si trascinano come il lento avanzare di una pestilenza. Il desiderio di fare uno sfacelo da parte dei nostri si concretizza pienamente e il lavoro risulta effettivamente ben riuscito e suonato da quattro brutti ceffi che hanno fatto delle pessime intenzioni un lavoro tremendamente reale e dalla violenza assolutamente palpabile. I veri rusultati però vengono ottenuti altrove, da gente come i Dragged Into Sunlight e gli Altar Of Plagues per i quali gli orizzonti sono solo un punto di partenza e i generi coagulanti per formule soniche più espanse e avventurose, piuttosto che singoli territori di appertenenza. La band, insomma, sembra far trapelare un potenziale inespresso che fa di “Guiltless” un lavoro possente e deciso, ma dalla visione ristretta.

TRACKLIST

  1. No Grace
  2. The Fate Before Fate
  3. Guiltless
  4. Guilty
  5. The End Of Truth
  6. Supplicants
  7. Banality
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