6.5
- Band: INDUKTI
- Durata: 01:13:20
- Disponibile dal: 26/10/2009
- Etichetta:
- Inside Out
- Distributore: Audioglobe
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"Idmen" è il nuovo LP dei progster polacchi Indukti, quartetto (due chitarre, basso, batteria e violino) fautore di un progressive nell’accezione più larga del termine e influenzato da band quali Tool, ad esempio, ma anche Pink Floyd e gli onnipresenti King Crimson. Le ritmiche di chitarre dei quattro e il drumming sono sicuramente di scuola Tool, e sono probabilmente una delle parti più riuscite del disco: non ci sono idee originalissime ma i vari elementi sono ben pensati e ben suonati. L’apporto del violino spesso aggiunge un che di melodico al suono ma a volte è un po’ forzato, risultando non amalgamatissimo con il resto. Il punto dolente del disco è quando i nostri imbracciano gli strumenti acustici: queste parti sono meno ispirate e un po’ troppo canoniche per risultare convincenti; li preferiamo decisamente quando pestano sui tempi dispari, con ritmiche spezzate e spesso dissonanti accompagnate da un buon drumming, vario e poche volte sopra le righe. Un altro punto di discussione sono le voci: essendo il quartetto strumentale, tutti i brani cantati sono interpretati da ospiti. In alcuni casi il risultato è buono, come in "…and Who’s the God Now?!", ma in "Tusan Homichi Tuvota" la voce è troppo impostata e finisce per rendere troppo manieristico il tutto. Insomma, un disco composto da luci e ombre, ma che potrebbe piacere ai fan del genere.