8.0
- Band: INERTH
- Durata: 00:44:06
- Disponibile dal: 22/02/2022
- Etichetta:
- Abstract Emotions
Spotify:
Apple Music:
Terminata l’esperienza coi Looking For An Answer, combo spagnolo dedito a sonorità death/grind, quattro quinti della band si sono subito imbarcati in questa nuova avventura. Nessuna acredine con l’ex compare Felix, solo tanta voglia di ricominciare senza soste, né troppi freni dal punto di vista della direzione musicale.
L’attitudine resta intransigente e iconoclasta, viene solo messa in secondo piano la matrice più putrida del loro sound; il che non significa azzerare spunti death, o persino sludge in certi momenti, tantomeno trovarsi di fronte a un disco melodico e accattivante, anzi. “Void” è un disco a cui bastano poche note, così come i taglienti titoli dei brani, per esprimere la volontà di raccontare l’alienante e disarmante fase storica che stiamo vivendo, con un approccio, potremmo dire, sinestetico: colate di riff e ritmiche dal prevalente sapore industrial, in perfetta simbiosi tra musica e questo mondo opprimente intorno a noi, fatto di macchine, cemento, bombardamento mediatico. Come immaginabile, questo approccio farà la gioia di chi ha vissuto, o semplicemente apprezza, quella esaltante fase musicale che ha caratterizzato il metal (e non solo, a ben vedere) nei primi anni Novanta; presi i muri sonori dei Godflesh, arricchiti con il contrappunto di chitarre incalzanti nello stile dei Prong, spruzzata qua e là la furia dei Nailbomb, ecco che la band madrilena offre un pugno in faccia di alta caratura. Ossessivo, alienante, cupo ma non privo di aperture melodiche – pensate ai momenti più elegiaci dei Fear Factory, quando l’ugolo ancora d’oro di Burton C. Bell reggeva da solo passaggi disarmanti, ma al tempo stesso ricchi di armonia.
Sarà la capacità con cui raccontano in note i tempi che corrono, sarà la classe con cui ripescano sonorità consolidate, ma la sensazione è di ascoltare un disco che, pur ancorato a un glorioso passato, suona freschissimo, profetico e adrenalinico, da ascoltare in loop davanti allo specchio; così da capire se il Vuoto ha preso possesso di noi.