7.5
- Band: INFERNAL ANGELS
- Durata: 01:13:34
- Disponibile dal: 28/02/2020
- Etichetta:
- My Kingdom Music
- Distributore: Audioglobe
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Dopo tre anni ritornano in pista i nostrani Infernal Angels, una band che ha rivoluzionato il proprio sound durante la carriera. La svolta extreme c’è stata con “Ars Goetia” del 2017, album in cui la band ha dato una decisa sferzata verso il death/black metal. L’estremizzazione sonora della compagine capitanata dal singer Xes continua tutt’ora sul nuovo “Devourer Of God From The Void”, release black metal dalle arie luciferine. Gli Infernal Angels sono riusciti stavolta a tutti gli effetti a rendere il proprio sound ancora più violento e diabolico. Oggi come oggi puntare su un sound estremo che si rifà alla vecchia scuola è senza dubbio controproducente perché sembra essere privilegiata la pista di chi si spinge a sperimentare nuove soluzioni e ad ammorbidire il proprio trademark. Mai come in questo caso, invece, la scelta degli Infernal Angels si è rivelata assolutamente vincente; il gruppo, infatti, ha realizzato il miglior album dell’intera carriera. Non è troppo frequente imbattersi in un album black metal sanguigno, in cui echeggiano le fiamme dell’inferno: il sound qui è carnale, l’odio vomitato è viscerale, le atmosfere sono maligne e sulfuree; con un black metal gelido e cosmico, gli Infernal Angles rendono onore al monicker che portano e trascinano il loro sound fino alle profondità dei gironi danteschi adattandolo in modo eccellente. Forse quanto a cattiveria gli Infernal Angels possono avere punti in comune con gli ultimi Enthroned, anche se gli stili sono differenti. Un plauso alla produzione, dunque, grazie alla quale la dimensione infernale viene mantenuta; il sound scelto per ogni singolo strumento si rivela vincente, le chitarre sono graffianti come gli artigli del demonio mentre la batteria picchia davvero duro con un suono naturale. Ma creare soltanto la giusta atmosfera non basta e nonostante la band abbia corso il rischio di produrre una release dal minutaggio anche eccessivo (si arriva quasi ad un’ora e un quarto), bisogna ammettere che il risultato finale è davvero ottimo. Vanno assolutamente menzionate un paio di canzoni che hanno dei riffing davvero ispirati e anche arcanamente melodici come ad esempio quelli su “From The Throne Of Thaumiel”, il cui uso della componente violenta alternata a quella melodica ricorda vagamente i Thy Primordial da “The Heresy Of An Age Of Reason” in poi. Rallentamenti e successive ripartenze sono fatte ad arte, gli Infernal Angels non fanno altro che applicare ai loro nuovi ed ispirati brani il manuale del black metal così come è. Data anche la lunghezza della release ci vorranno più e più ascolti per assimilare le decine di riff sparate a tutta velocità prima di comprendere appieno le sfumature diaboliche di questo album molto suadente. Le parti cadenzate di “Far From The Light Of God”, ad esempio, creano da sole delle atmosfere cariche di energia negativa e al contempo estremamente ammaliante. Non mancano anche su questo lavoro un paio di special guest a supporto del trio degli Infernal Angels. Un gruppo in costante miglioramento, dunque, ed un album luciferino consigliato!