INFERNAL ANGELS – Shrine Of Black Fire

Pubblicato il 05/12/2023 da
voto
7.5
  • Band: INFERNAL ANGELS
  • Durata: 00:43:56
  • Disponibile dal: 24/11/2023
  • Etichetta:
  • Immortal Frost Productions

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La storia degli Infernal Angels parte da lontano, dai primi anni del 2000, precisamente: spesso accade che le band nascano con un’idea stilistica ben precisa che poi, nel corso degli anni, viene mutata se non stravolta. Il percorso di questa band è stato inverso, nel senso che inizialmente erano presenti quegli influssi gothic metal tanto di voga nella proposta extreme metal dell’epoca, ma ben presto il sound si è evoluto verso un black/death metal sempre più estremo.
Questo processo di estremizzazione del sound è durato molto a lungo e tuttora non si può dire completato, ma da molti anni gli Infernal Angels sono a tutti gli effetti un gruppo black metal con degli influssi che derivano principalmente dal death metal e che hanno lo scopo di incupire ed appesantire il loro sound.
Questa premessa è importante per comrendere appieno il nuovo lavoro “Shrine Of Black Fire” e per dargli in giusto peso.Abbiamo seguito questa band sin dagli esordi e abbiamo constatato una certa diffidenza nei loro confronti proprio perché i Nostri non si sono presentati da subito come band ‘black metal’. Purtroppo la prima impressione è difficile da cambiare, ma con il sesto full-length siamo sicuri che certi pregiudizi finalmente cadranno. Bisogna anche dire che nelle ultime release la band italiana si è impegnata parecchio per meritarsi una giusta rispettabilità all’interno dell’underground tricolore grazie ad una serie di album estremi e di buona fattura.
Pur essendo molto diversi stilisticamente, ma con la stessa voglia di mettersi in gioco e di diventare sempre più profondi e contorti musicalmente, il percorso degli Infernal Angels può ricordare quello dei piemontesi Black Flame.
La grande svolta positiva è venuta con l’album “Goetia” del 2017, grazie all’innesto dei due nuovi chitarristi tuttora presenti, Apsychos e Nekroshadow, i quali hanno senza dubbio estremizzato ed arricchito il songwriting degli Infernal Angels. La nuova release esce, invece, dopo “Devourer Of God From The Void”, che si poteva considerare la migliore prestazione della band grazie al suo giusto equilibrio di atmosfere cupe mischiate a sfuriate violente dal sapore black/death.
Oltre al fondatore e cantante Xes (davvero ottima la sua prestazione su “Shrine Of Black Fire”), a completare la formazione troviamo due new entry che hanno avuto un impatto molto positivo: ci riferiamo alla rinnovata base ritmica ovvero al bassista Asdraeth e al batterista Postmortem. Sono senza dubbio loro, concretamente, gli artefici che hanno reso possibile l’evoluzione del gruppo verso una dimensione sonora più estrema.
Il nuovo lavoro è quello registrato meglio, risultando anche quello più violento ed il meno immediato di tutta la discografia degli Infernal Angels: la minore immediatezza ovviamente significa che le trame sonore e la struttura dei brani sono qui ben più complesse che in passato, la band ha voluto osare e mettersi alla prova per creare una musica che potesse avere al suo interno anche dei significati concettuali più profondi in attesa di essere svelati, creando un lavoro davvero esoterico, in cui l’atmosfera non risulta creata dai synth come in passato, ma da un semplice – quanto efficiente – intreccio di riff oscuri.
Possiamo dire di essere di fronte ad un killer album, dove tutto stavolta è estremo ed il sound è di sicuro più blackened rispetto al passato. La band è maturata anche nella scelta della durata della release, tre quarti d’ora al posto di dell’ora abbondante di capitoli passati, con taluni brani che sembravano superflui.
Su “Shrine Of Black Fire” si parte al fulmicotone con “In The Silvence Ov Tehom”, per passare all’evocativa “The Horizon Eats The Sun And Other Stars” dalle armonie black metal graffianti. Sulle note cadenzate di “Fire As Breath” si poteva magari dare più corpo ed atmosfera al pezzo alzando il volume delle chitarre, anche a rischio di rompere gli equilibri della produzione. “A Gateway To Purification” ha influenze swedish black metal e corre via veloce sul filo del rasoio, ma le velocità più spinte si raggiungono con la successiva “The Flame Burns Brighter In The Darkness”, la canzone più rappresentativa dell’album e portatrice di un riffing elaborato e sibillino.
Forse quello che manca a questo album è il brano o i brani di punta, quelli che restano in testa e che fanno venire i brividi dopo pochi secondi di ascolto, ma per il resto finalmente ci siamo. Pur essendo leggermente superiore al suo predecessore, si ha l’impressione che anche “Shrine Of Black Fire” sia un album di passaggio. Non sappiamo se in futuro la band proverà a rompere gli schemi e a spingersi oltre, seguendo la scia di gruppi come gli Abigor ad esempio o cercando di ispirarsi alle più oscure realtà black metal transalpine, ma intanto è giusto godersi il presente, tanto è nella natura trasformista e diabolica degli Infernal Angels il voler cambiar pelle.

TRACKLIST

  1. Abyss Oath
In
  2. The Silvence Ov Tehom

  3. The Horizon Eats The Sun And Other Stars

  4. Fire As Breath

  5. A Gateway To Purification

  6. The Flame Burns Brighter In The Darkness
  7. 
I Am The Thoughtless Light

  8. Shrine Of Black Fire (Ablazing Serpent)
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