INFERNAL WAR – Axiom

Pubblicato il 07/05/2015 da
voto
7.5
  • Band: INFERNAL WAR
  • Durata: 00:42:46
  • Disponibile dal: 17/04/2015
  • Etichetta:
  • Agonia Records

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Una volta tanto, lasciamo che sia solo la musica a parlare. In sede di recensione non disquisiremo sull’orientamento politico degli Infernal War, né tanto meno giudicheremo la loro proposta tenendo in considerazione questo aspetto. Semplicemente, ci baseremo sull’effettiva qualità degli undici brani che compongono la tracklist di “Axiom”, terzo full-length del quintetto polacco dopo gli annichilenti “Terrorfront” (2005) e “Redesekration: The Gospel Of Hatred And Apotheosis Of Genocide” (2007). Ebbene, senza timore di smentite, possiamo dire che quanto sprigionato da questi solchi è con ogni probabilità la miscela di black e thrash metal più letale ascoltata negli ultimi anni. La lunga pausa è chiaramente servita alla formazione di Częstochowa, che limati i difetti del proprio songwriting (rintracciabili in una certa ripetitività di fondo) ci si scaraventa contro a mo’ di battaglione panzer, stritolandoci sotto i suoi cingoli arroventati e facendoci a pezzi con la sua inesauribile potenza di fuoco. La formula dietro un simile successo è presto detta: la varietà e la cura delle ritmiche. Sconfinando raramente nei territori del mid-tempo, i Nostri sono comunque riusciti a donare verve e dinamismo alle composizioni, forti di un’ottima preparazione tecnica e non avendo paura di ricorrere con insistenza a stilemi in odore di Kreator, Sodom e compagnia teutonica. Un assalto frontale barbaro e continuo, scandito dalle metriche vocali assassine del frontman Herr Warcrimer e dall’ineccepibile prova dietro i tamburi di Stormblast, che con le sue frustate in blast-beat e le sue fughe in doppia cassa funge da base perfetta per le evoluzioni riottose del guitar-work, così spietate e pestilenziali da sminuire quelle adottate dai Marduk di un certo “Panzer Division”. Dalle trame falcidianti di “Militant Hate Church” e “No Forgiveness”, esaustive già a partire dai titoli, a quelle caustiche di “Coronation” e della titletrack, l’ascolto si configura come un viaggio senza ritorno nei reami dell’odio e della misantropia più sfrontati. Una folle apnea di quarantadue minuti che – proprio a causa della sua intensità – necessita di diverse fruizioni per essere assimilata a dovere, enfatizzata dalla migliore produzione in carriera della band. Una tremenda ventata di morte in questa soleggiata primavera 2015: prendere o lasciare.

TRACKLIST

  1. Coronation
  2. Militant Hate Church
  3. Into Dead Soil
  4. Paradygmat
  5. Nihil Prayer
  6. The Parallel Darkness
  7. Transfigure
  8. Eater Of Hope
  9. Camp 22
  10. No Forgiveness
  11. Axiom
2 commenti
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