INGESTED – Ashes Lie Still

Pubblicato il 01/11/2022 da
voto
7.0
  • Band: INGESTED
  • Durata: 00:44:17
  • Disponibile dal: 04/11/2022
  • Etichetta:
  • Metal Blade Records

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Agli Ingested va ormai riconosciuta la capacità (non semplice) di tenere il piede in due scarpe senza per questo sacrificare il proprio senso di coerenza e appartenenza, nel segno di un suono che per oltre quindici anni non ha fatto altro che nutrirsi di estremismi groovy e moderni. Dagli ‘slammoni’ ignoranti dell’esordio “Surpassing the Boundaries of Human Suffering” ai capitoli successivi che permisero loro di sopravvivere alla fine del primo boom death-core, arrivando alla svolta tecnica e affilata del trittico “The Level Above Human”-“Call of the Void”-“Where Only Gods May Tread”, il quale si può dire ne abbia rivisto al rialzo le mire e le quotazioni all’interno della scena, Jay Evans e compagni arrivano oggi – nell’autunno 2022 – a pubblicare il disco che probabilmente ne decreterà una volta per tutte il successo, complici la visibilità offerta dalla Metal Blade e gli importanti slot nelle tournée di Lorna Shore (in Nord America) e Cannibal Corpse (in Europa).
Che si parli di death metal, death-core o delle varie sfumature intermedie, la band di Manchester figura sempre in modo decoroso, tenendosi in una sorta di limbo da cui riuscire a ghermire questa o quella soluzione e intercettando sia la fascia di pubblico cresciuta con Aborted, Despised Icon, Dying Fetus e altri pilastri degli anni Duemila, sia i tanti giovani ascoltatori ultimamente radunatisi alla corte di realtà come Fit for an Autopsy e – per l’appunto – Lorna Shore. Certo, in questa operazione divenuta con il passare del tempo affinatissima è forse venuto a mancare l’elemento personale, dato che non si può affermare esista un ‘suono Ingested’, quanto piuttosto un mix efficace che guarda all’operato di altri gruppi, ma tant’è; anche “Ashes Lie Still”, pur non essendo l’opera migliore del terzetto (affiancato da Dom Grimard degli Ion Dissonance per la registrazione delle parti di basso), si presenta solido, quadrato e assolutamente funzionale alla visione artistica dei suoi autori, snellendo tecnicismi e velleità epiche (caratteristiche principali di “Where Only Gods…”) e puntando su un groove ostinato che però sarebbe sbagliato tacciare di piattezza. D’altronde, per quanto i riff siano stati semplificati e resi più ‘rotondi’, la forma canzone accentuata e le contaminazioni ridotte, nell’ottica di una proposta facilmente digeribile da chi li scoprirà nei prossimi mesi, anche qui i Nostri hanno avuto l’accortezza di infondere un po’ di brio e dinamismo alle composizioni, tra breakdown utilizzati solo quando necessario, qualche nota atmosferica (vedasi gli arpeggi e le voci femminili della titletrack) e – soprattutto – una lunga serie di stop’n’go assassini che movimentano non poco l’ascolto, dando l’impressione che la musica degli inglesi segua il ritmo di una mitragliatrice.
Tirando le somme, data la mancanza di tracce come “Another Breath” o “Leap of the Faithless”, l’insieme ha un sapore più standard rispetto al recente passato, ma vuoi per un’interpretazione come sempre sicura e spigliata (in particolare di Evans al microfono, chiamato a duettare con Matthew Heafy su “All I’ve Lost” e con Sven de Caluwé in “From Hollow Words”), vuoi per un songwriting che, anche nei momenti più generici, non scende mai sotto la soglia della sufficienza, “Ashes Lie Still” porta comunque a casa il risultato. La carriera degli Ingested è ancora lungi dall’esaurire la propria spinta verso i piani alti della scena.

TRACKLIST

  1. Ashes Lie Still
  2. Shadows in Time
  3. You'll Never Learn
  4. Tides of Glass
  5. From Hollow Words
  6. Sea of Stone
  7. All I've Lost
  8. With Broken Wings
  9. Echoes of Hate
  10. Scratch the Vein
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