
7.5
- Band: INGLORIOUS
- Durata: 00:39:09
- Disponibile dal: 06/06/2025
- Etichetta:
- Frontiers
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C’è poco da fare, gli Inglorious sono senza dubbio uno dei migliori esempi di hard rock se si parla dell’ultima decade di questo genere musicale. Fin dal loro omonimo debutto – del 2016 – e fino all’ultimo “We Will Ride” del 2021, Nathan James e soci hanno regalato, agli amanti delle sonorità più classiche, quattro lavori di indiscutibile classe. Da lì però una pausa durata fino ad oggi. Ed il presente ci riporta una band rivoluzionata, almeno in parte; torna il bassista e membro fondatore Colin Parkinson, uscito dalla formazione nel 2018, mentre a completare la line-up arrivano il chitarrista Richard Shaw, conosciuto per la sua militanza nei Cradle Of Filth, ed il batterista Henry Rogers, musicista di stampo progressive.
“V” è il quinto sigillo per la band inglese, un disco ancora ricco di vibrazioni di stampo hard rock, ma che presenta un sound più potente rispetto al passato. La band punta ancora forte sul lavoro e l’intesa della coppia formata da Colin Parkinson, bassista della band, ed il già citato Nathan, autori delle composizioni che si delineano su riff possenti di chitarra, corpose linee di basso e sull’ugola piena e vibrante del cantante.
Una carica sonora che è confermata, senza esitare un attimo, dai primi secondi dell’opener “Testify”, dove il basso fervido di Colin viene detonato senza esitazioni, mentre le chitarre mostrano fin da subito i muscoli. Ed il groove sprigionato dalla seguente “Eat You Alive” è davvero esaltante, anche grazie a delle linee vocali qui più melodiche. L’impatto massiccio e penetrante di “Devil Inside” è in grado di creare crepe nel suolo grazie a chitarroni pesanti e dal tocco moderno, mentre nella seguente “Say What You Wanna Say” la voce filtrata di Nathan durante la strofa è accompagnata ancora da un basso martellante, prima di aprirsi su un ritornello più classico. Il singolo “Stand” si accende mostrando tutta la versatilità vocale di James, che alterna momenti più ruvidi a vibrati ricchi di energia, con una facilità estrema. Ed in mezzo a tutti questi buoni pezzi, e ad un paio di brani meno esaltanti, forse il momento migliore dell’intero ascolto arriva con l’accoppiata formata da “In Your Eyes” e “Silent”. La prima – al contrario di quanto potrebbe far immaginare il titolo – si apre su un riff di chitarra ancora una volta robusto, ma a fare la differenza è un ritornello compatto e scintillante. La seconda inizia in maniera decisa, salvo poi mostrare un approccio più soft ed intimo attraverso un brano che fa pieno centro, e che può ricordare qualcosa dei Rival Sons.
Gli Ingloriuos fanno davvero bene ciò che sembra facile, ma non lo è affatto: suonare un genere musicale come questo, di questi tempi. Un pizzico di varietà in più – visto che praticamente tutti i pezzi presentano una struttura molto simile – e la mancanza di una vera e propria super-hit capace di essere immortalata nel tempo, impediscono a questo lavoro di decollare del tutto. Ma “V” è un disco che, gettando le proprie basi nell’hard rock classico ma tingendosi di sonorità attuali e moderne, riesce a creare un mix ancora una volta convincente.