8.0
- Band: INNERWISH
- Durata: 00:57:37
- Disponibile dal: 15/03/2004
- Etichetta:
- LMP
- Distributore: Self
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Seconda uscita discografica per i greci InnerWish dopo il debutto “Waiting For The Dawn”, risalente a sei anni fa; con questo “Silent Faces” i cinque ellenici tornano sul mercato riproponendo con classe sopraffina (ed è strano per una nazione come la Grecia, che di solito ci propina gruppi tutti uguali per la serie ‘spade, combattimenti & heavy metal’, e quanto più grezzo possibile) la loro mistura di U.S. metal (come poter escludere i Fifth Angel dalle influenze del gruppo sentendo le note di questo disco?) e power metal di stampo più recente, a volte richiamandosi sempre alla tradizione U.S. (Jag Panzer, Helstar) ed a volte a quella scandinava di stampo più melodico. Classe sopraffina, dicevamo: le melodie che troviamo nelle canzoni degli InnerWish infatti difficilmente risultano scontate e soporifere (così come non lo erano, del resto, quelle dei loro maestri ispiratori Fifth Angel), riuscendo anche a portare all’attenzione dell’ascoltatore un sound particolare che rende riconoscibile ed immediatamente distinguibile il gruppo in mezzo a mille altri cloni di genere. Una cosa del genere onestamente non può farci altro che piacere, perché è veramente difficile avere a che fare con uscite del genere nel 2004 visto che ormai – ed è inutile, crediamo, sottolinearlo ancora una volta – il mercato sembrerebbe tendere a spingere solo gruppi che non sono altro se non l’uno la fotocopia dell’altro; dunque, e mi rivolgo a chi legge, è il caso (se si ama la musica suonata bene e con classe) di dare attenzione ad un gruppo come gli InnerWish, che cercano, senza fare alcunché di innovativo, di distinguersi comunque dalla massa incolore dei gruppi-copia. Inoltre, se a questo si aggiunge che in “Silent Faces” non c’è una sola caduta di tono in tutte e dieci le canzoni che lo compongono (pur restando i pezzi iniziali l’apice compositivo), ben si comprende come sarebbe veramente buona cosa dare una chance a questi ragazzi. A voi la scelta, ma ricordate che dischi di questo genere più passa il tempo e più diventano difficili da trovare…