INSIDE US – Alchemy

Pubblicato il 24/02/2022 da
voto
7.0
  • Band: INSIDE US
  • Durata: 00:21:37
  • Disponibile dal: 06/01/2022

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La pandemia in campo metal ha regalato anche qualcosa di positivo, in primis un certo ‘risveglio’ dell’ underground italiano e non solo: sembra quasi che ci sia stata una reazione forte a questa situazione di emergenza, in cui molte band hanno deciso di far sentire la propria voce. Tra le sorprese possiamo citare gli esordienti Inside Us, gruppo pugliese heavy metal per molti versi già maturo e con una identità già presente.
La band, capitanata dal fondatore Tony Hell, con il suo “Alchemy” si presenta al pubblico con un demo heavy metal piuttosto classico, ma non per questo scontato. Il titolo per questo esordio sembra proprio azzeccato, in quanto gli Inside Us sin dalla canzone di apertura riescono a creare un prodotto che ha un tocco misterioso ed è capace di instaurare subito un certo feeling, -un’alchimia appunto – con l’ascoltatore. L’inizio dell’opener “Awaken” è forse la parte migliore dell’intero demo e l’arpeggio di questo brano è tanto elementare e classico quanto bello. Ma la cosa particolare in realtà è la strana capacità della band di rendere questo semplice arpeggio universale, nel senso che potrebbe appartenere a più generi musicali, riuscendo a fonderli insieme. Volendo spaziare con la fantasia si potrebbe vedere un bizzarro quanto interessante connubio tra le parti arpeggiate dei Nevermore (magari quelli di “Dead Heart In A Dead World”) e quelle del Seattle sound dei Temple Of The Dog; queste sensazioni esoteriche poi svaniscono nel corso del brano, in cui arriva la parte più classicamente heavy metal durante la quale si mette in luce il cantante Valentino Ciacia. Trattandosi di una autoproduzione il risultato è buono: unica miglioria che si poteva fare era quella di mettere le chitarre maggiormente in evidenza, perchè in alcuni momenti la voce del pur bravo cantante le sovrasta e la musica perde in energia. Anche la successiva “In The Night” inizia con un arpeggio (sicuramente uno dei punti di forza della band che dimostra di trovarsi a proprio agio nel creare atmosfere soffuse), per poi evolversi in maniera più delicata rispetto al brano precedente. Gli assoli di chitarra come già detto sono piuttosto tradizionali, ma anche efficaci ed è questo ciò che conta principalmente. Con la successiva “From The Deep” arriviamo alla parte più classica, quella dal tocco anni ‘80; del resto ciò non stupisce perché, sebbene il gruppo sia all’esordio, i membri sono legati a quel decennio in cui si amava il sound heavy e tutte le sfumature del metal senza barriere. Si ritorna poi agli arpeggi con “Lightnin Tears”, una vera e propria ballad piuttosto suggestiva, mentre chiude il tutto la strumentale “Rebirth”: forse un’autodedica a simboleggiare una sorta di rinascita per dei musicisti esperti che finalmente sono riusciti a concretizzare il sogno di incidere il loro amore per la musica con questo primo demo.
Gli Inside Us sono una band promettente che sa creare molte atmosfere, ci aspettiamo in futuro un lavoro un po’ più ‘heavy’ nel senso letterale del termine, in modo tale da creare una proposta musica metal forte e con aperture acustiche di tutto rispetto. Da seguire.

TRACKLIST

  1. Awaken
  2. In The Night
  3. From The Deep
  4. Lightnin Tears
  5. Rebirth
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