7.5
- Band: INSOMNIUM
- Durata: 00:45:40
- Disponibile dal: 07/09/2009
- Etichetta:
- Candlelight
- Distributore: Audioglobe
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Con "Above The Weeping World", gli Insomnium si sono definitivamente conquistati una posizione di primo piano nella categoria "belle promesse". Il disco non ha messo in mostra la stessa carica emotiva di "Since The Day It All Came Down", tuttavia ha fatto incetta di ottimi responsi, culminati poi nei primi tour europei e americani, di spalla rispettivamente a Satyricon e Katatonia. A circa tre anni di distanza, "Across The Dark" segna la definitiva affermazione del gruppo finlandese come una delle più belle realtà del melodic death metal scandinavo. Scandinavo con la "S" maiuscola, attenzione, poiché prima di ogni altra cosa, "Across The Dark" è questo: un disco di metallo nordico che si nutre degli insegnamenti di certa scuola svedese (Gothenburg) così come di quella finlandese, passando poi per formazioni ibride come primi Katatonia e Opeth. Non puro e semplice melodic death metal, insomma. La sensazione che si fa strada lungo l’ascolto di questo nuovo album è che gli Insomnium stiano crescendo, che il loro suono si sia ispessito, assumendo maggiori sfumature, dando modo ai pezzi di diventare più elaborati senza però scadere in superflue lungaggini, diventando quindi più solidi e decisi. A partire dall’opener "Equivalence", passando per una "Down With The Sun" che sposa mirabilmente atmosfera e tensione e arrivando alle delicate melodie di "Where The Last Wave Broke", la terna iniziale già mette le cose in chiaro. Come ormai di consueto, nei suoni, una certa affinità con gli Amorphis e discendenza varia; qualche analogia coi migliori vecchi In Flames nel carattere e nella verve interpretativa (in "Against The Stream" su tutte) senza poi rinunciare (come già avvenuto nel disco precedente), a un momento di dolente lentezza: la quasi funerea "The Lay Of The Autumn", dove le influenze Opeth sono questa volta amalgamate decisamente bene con quelle degli Amorphis di "Tales…". Certo non innovativo, ma a tratti davvero trascinante, "Across The Dark" riesce a trasudare tutta l’energia, la fatica e il sudore consumati per confezionarlo. È un disco sentito e onesto, a oggi il migliore di un gruppo che ha raggiunto la piena consapevolezza dei propri mezzi.