7.0
- Band: INSOMNIUM
- Durata: 00:22:01
- Disponibile dal: 03/11/2023
- Etichetta:
- Century Media Records
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Non è la prima volta che gli Insomnium pubblicano un EP tra un album ed il successivo e se, in passato, ciò poteva apparire come un’anticipazione di ciò che sarebbe arrivato, in questo caso ci troviamo chiaramente di fronte ad un’appendice dell’ultimo “Anno 1696”.
Lo stesso Niilo Sevänen ha definito questi tre brani una sorta di ‘director’s cut’ del disco precedente, ed in effetti siamo decisamente da quelle parti, sicuramente a livello tematico e di ispirazione, mentre qualche piccola sorpresa sorge all’orizzonte a livello musicale. Come nel disco prodotto qualche mese fa, infatti, si parla di quegli anni oscuri che hanno ammantato il Nord Europa di superstizioni e atteggiamenti bigotti, con cacce alle streghe, esecuzioni, spargimenti di sangue innocente e, nella storia che fa da filo conduttore all’opera, anche di amori impossibili tra esseri umani e lupi mannari.
Come abbiamo già notato, questi temi si adattano alla perfezione al melodic death metal dei finlandesi, che ci mostrano in modo evidente come la loro vena creativa non si sia esaurita con gli otto episodi dell’album, ai quali queste tre outtake, se così possiamo definirle, non hanno niente da invidiare.
“Flowers Of The Night” è un pezzo tipicamente Insomnium, periodo “Heart Like A Grave”, in cui l’antitesi tra momenti di pura bellezza ed altri furenti è sottolineata dall’alternanza tra voce sussurrata e growl; ancor più netto questo contrasto in “Stained In Red”, con la doppia cassa che si alterna a delicati passaggi acustici. Ma, se fin qui tutto rientra nelle consuete sonorità dei nordici, a stupire è la quasi title-track “Song Of The Dusk” che, pur immersa nelle stesse atmosfere, si dipana per quasi dieci, emozionanti minuti tra voci pulite, armonie, elementi folk e momenti eterei stile ultimi Anathema, e rappresenta una sorta di finale alternativo, carico di speranza, alla storia narrata in “Anno 1696”.
Un EP di tre brani che rappresentano più di un semplice complemento e certificano l’ottimo stato di forma dei finnici, in attesa che il tour che stanno tenendo passi dalle nostre parti.