7.5
- Band: INTO DARKNESS
- Durata: 00:26:16
- Disponibile dal: 13/03/2023
- Etichetta:
- Unholy Domain Records
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Pur non essendo stati sempre pienamente attivi, gli Into Darkness hanno dimostrato nel corso degli anni di avere sempre spalle forti e robuste. L’omonimo demo/EP d’esordio e gli EP “Transmigration of Cosmic Creatures into the Unknown” e “First Encounters”, nonostante siano stati intervallati da anni di relativo silenzio, hanno puntualmente presentato una realtà molto capace nel mettere in atto un certosino lavoro di ricerca e tutela della nobile tradizione musicale death metal. In origine la band lombarda poteva vantare anche una indubbia impronta doom, tanto da suscitare paragoni con Winter, Mythic o Sorrow, ma nel tempo la proposta ha preso una piega un po’ più agile, nutrendosi maggiormente di quell’anima death metal vecchio stampo, spesso di chiara matrice olandese, che da sempre fa parte del background del progetto.
Il nuovo EP “Cassini – Huygens” – un concept dedicato all’omonima missione robotica interplanetaria le cui scoperte hanno rivoluzionato le nostre conoscenze del sistema di Saturno – giunge fra noi a cinque anni di distanza dal succitato “First Encounters” e va subito a configurarsi come una vera e propria dichiarazione d’intenti, una prova di maturità che sa anche stupire a momenti. La rinnovata line-up del gruppo guidato dalla chitarrista/cantante Giulia Doomed Warrior offre infatti un lavoro musicalmente più ricco dei precedenti, forte di strutture e arrangiamenti più ricercati e al contempo efficaci, avvolti nella miglior produzione della storia del progetto. Come al solito, molti passaggi sono caratterizzati da un opprimente muro sonoro e da riff squisitamente quadrati, ma ciò che suona differente è una più pronunciata duttilità del suono rispetto ai lavori precedenti, con un occhio alla melodia e agli aspetti emotivi che scaturiscono dall’utilizzo di temi più evocativi (vedi la notevole coda di “Grand Finale”).
Di nuovo, emergono influenze marchiate Asphyx, primi Soulburn e Pentacle, ma sempre rielaborate in maniera personale, con dei climax che questa volta portano alla luce la capacità di esprimere sentimenti in un modo molto più espansivo rispetto al repertorio di un tempo. Il quartetto, insomma, riesce a mettere insieme una tracklist che aggredisce e che al tempo stesso pretende attenzione, per via di una rinnovata ricchezza espressiva che non risulta mai fuori luogo, essendo puntualmente inserita in un contesto fieramente e inequivocabilmente old school death metal. Facile quindi etichettare “Cassini – Huygens” come l’opera a oggi più completa della discografia degli Into Darkness, nella quale il songwriting va ben oltre l’onesto mestiere, colpendo, ascolto dopo ascolto, per gusto, stile e personalità. Un lavoro che sembra destinato a imporsi sul podio delle migliori produzioni death metal italiane (e non) di quest’anno – e che speriamo possa avere un successore un po’ prima del solito, magari in formato full-length.
