6.0
- Band: INVERACITY
- Durata: 00:28:16
- Disponibile dal: 03/08/2004
- Etichetta:
- Unmatched Brutality
- Distributore: Buio Omega
Spotify:
Apple Music:
Anche la città che quest’anno ospiterà le Olimpiadi, Atene, ha da dire la propria in campo brutal. Gli Inveracity sono la nuova creatura della sempre molto attiva e attenta Unmatched Brutality Records, che li ha portati al debutto con “Circle of Perversion” dopo la solita gavetta fatta di demotape e split CD con altri esponenti dell’underground del vasto vivaio death metal odierno.
Già dalla copertina del disco si può intuire facilmente il genere proposto dai greci Invracity: nient’altro che death metal di matrice americana, molto influenzato da band come Cannibal Corpse/Deeds Of Flesh. I 28 minuti di “Circle Of Perversion” scorrono molto velocemente mettendo in luce due problemi: il primo è che anche dopo ripetuti ascolti gli undici pezzi non si fissano bene nella mente dell’ascoltatore mostrando quanto sia ancora acerbo e immaturo il songwriting degli Inveracity; il secondo è che l’influenza dei grandi maestri e dei grandi dischi che li hanno ispirati è ancora troppo forte, facendo risultare le composizioni mai originali e parecchio simili tra loro… in fondo, nel death/brutal non è sempre fondamentale e soprattutto facile essere originali, specialmente per un gruppo agli esordi, ma per “Circle Of Perversion”, se si fosse atteso un pochino di più per song più ispirate e varie, la bravura dei quattro ateniesi avrebbe colpito più nel segno.
Una delle cose che è balzata agli occhi di chi scrive è la presenza dei testi a sfondo sessuale/omicida: non sono il primo gruppo brutal che lo fa, ma i testi degli Inveracity sono veramente divertentissimi da leggere, e comunque si sposano benissimo con i loro brani. Assolutamente non da bocciare, attendiamo da loro nuove prove in studio per capire bene se il gruppo potrà emergere e farsi notare maggiormente all’interno della scena.