6.0
- Band: INVERNO
- Durata: 00:34:11
- Disponibile dal: 01/10/2012
- Etichetta:
- Punishment 18 Records
- Distributore: Andromeda
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Arriva da Vicenza questa giovane metal band che va a incrementare il già alto numero di formazioni dedite ad un revival del thrash metal anni ’80. Gli Inverno propongono un thrash a tratti veloce e a tratti più cadenzato e ricco di groove, figlio della scena della Bay Area con primi Exodus, Testament, Vio-lence e primi Metallica tra i principali punti di riferimento. Non troppo dissimili da altre band che hanno intrapreso questa strada come Evile, Gama Bomb o Warbringer, i quattro veneti appaiono ben coesi e preparati ma si nota qualche aspetto su cui il gruppo deve ancora farsi le ossa. Il songwriting è in più episodi buono e, anche se nel corso dell’ascolto non si può fare a meno di notare similitudini e deja vu con le band ispiratrici di cui sopra, le strutture dei brani, le successioni dei riff, i soli e la sezione ritmica appaiono coinvolgenti e con un buon tiro. Non manca certo velocità o irruenza a brani tirati e frenetici come “Tsar Bomb” o “Terrorizer” con il loro riffing incisivo da headbanging che farà la gioia dei thrasher più tradizionalisti. Quello che non convince è la precarietà di alcune linee vocali e relativi testi e un’eccessiva standardizzazione su stilemi già triti e ritriti su cui si basano alcuni brani. Pezzi come “Beer” o “Pray” mostrano sì un’energia notevole ma perdono di valore proprio per via di questi aspetti e “War” appare quasi un modesto tributo a “Territory” dei Sepultura. Anche i suoni non sono privi di difetti, con una batteria piuttosto invadente soprattutto nelle parti più tirate. Per fortuna il gruppo ha nel caricatore anche qualche buon colpo, tra cui anche la conclusiva e più articolata “Lager”, e una padronanza degli strumenti che, considerando la giovane età dei membri, fa pensare ad un futuro tutto in crescita.