IRON MAIDEN – A Matter Of Life And Death

Pubblicato il 05/09/2006 da
voto
7.0
  • Band: IRON MAIDEN
  • Durata: 01:12:04
  • Disponibile dal: 05/09/2006
  • Etichetta:
  • EMI
  • Distributore: EMI

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Alzino la mano tutti quelli che si sono avvicinati al metal grazie agli album degli Iron Maiden. Uno, due, tre… cento… mille… un bel po’, vero? La band di Steve Harris, nel corso della sua carriera ormai quasi trentennale, è riuscita davvero ad ottenere tutto e a raggiungere ogni obbiettivo, arrivando negli anni ad essere un’icona, un simbolo vivente dell’heavy metal stesso. Andate da qualunque ‘profano’ e ditegli che ascoltate questo genere musicale, vedrete che verranno fuori almeno due nomi: Iron Maiden e Metallica. Di fronte ad una carriera così luminosa, seppure con i suoi normali alti e bassi, viene da chiedersi se c’era davvero bisogno di un nuovo album in studio (il quattordicesimo, per la precisione, senza contare raccolte, compilation, singoli e quant’altro…). Chissà, forse no, però diciamoci la verità: è innegabile come la Vergine Di Ferro, a partire dalla reunion con Bruce Dickinson e Adrian Smith, abbia vissuto una seconda giovinezza, sia per entusiasmo che per successo commerciale. Album ai primi posti delle classifiche di mezzo mondo, tournee sold out con mesi di anticipo… Perché fermarsi? Bene, allora iniziamo a precisare qualche cosa prima di parlare del nuovo “A Matter Of Life And Death”: gli Iron Maiden non sono più quelli dei primi cinque album; ormai hanno imboccato un sentiero difficile, forse anche controproducente, ma lo stanno percorrendo fino in fondo, nel bene e nel male. I semi di questa evoluzione di sentivano già in “Seventh Son Of A Seventh Son”, iniziavano a germogliare in “Fear Of The Dark”, per poi cristallizzarsi in tutte le uscite successive. Canzoni lunghe e maggiormente strutturate, con un particolare accento sulla componente epica, sulle articolazioni musicali più elaborate, quasi ‘progressive’. Coloro che amavano la furia animalesca del periodo DiAnno non potranno che rimanere scontenti di questa evoluzione, ma certamente in tanti hanno approvato la nuova direzione stilistica.
Il nuovo “A Matter Of Life And Death”, in questo senso, è la naturale continuazione di questo percorso musicale. Ed è anche un buon album, diciamolo pure tranquillamente. Lontano anni luce dai fasti del passato, certo, ma un buon album, composto da una band che non ha ancora intenzione di vestire i panni della vecchiaia e che crede in quello che fa. In questa nuova fatica, la band di Steve Harris ha focalizzato quanto fatto con i precedenti lavori e, per certi versi, ha cercato di evitare gli errori presenti negli ultimi due CD. Innanzitutto una cosa che salta subito all’orecchio è una struttura più solida nei pezzi: i brani che sfiorano gli 8-9 minuti, questa volta, non danno la sensazione di essere stiracchiati, di venire diluiti in noiose ripetizioni fino alla nausea (avete presente “a brave new wooooooooooorld, in a brave new wooooooorld, a brave new wooooooorld, in a brave… ad libitum? Ecco.). Certo, ogni tanto ci ricascano, ma in generale la cosa è meno fastidiosa del solito. In secondo luogo, la verve epica e magniloquente della band trova in questo album la sua dimensione ideale: dopo aver composto una canzone come “Paschendale”, i Maiden non hanno più timore di osare e riescono così a dare il meglio di sé in alcune delle composizioni più lunghe dell’album come “For The Greater Good Of God”, una nuova mini-suite in stile “The Sign Of The Cross”; “The Pilgrim” e la conclusiva “The Legacy” (quest’ultima davvero inconsueta e particolare, grazie ad un ritmo militaresco e a pregevoli inserti acustici). Infine non si può non citare l’apporto insostituibile di Bruce Dickison, una vera e propria marcia in più in tutte le canzoni, capace di dare la sua impronta riconoscibile in numerosi brani, soprattutto in “Brighter Then A Thousand Sun” e nella ballad “Out Of The Shadows”, che richiama direttamente alcuni passaggi tipici dei lavori solisti del cantante, da “Tears Of a Dragon” fino a “Navigate The Sea Of Sun”.
Naturalmente il lavoro non è esente da difetti, questo è innegabile: la durata dell’album è ancora troppo elevata, rendendo soporiferi alcuni passaggi con l’inclusione di brani di cui, tutto sommato, non si sarebbe sentita la mancanza, come “Lord Of Light” e il singolo “The Reincarnation Of Benjamin Breeg”; la band continua a incaponirsi sempre su strutture ripetitive (arpeggio iniziale, crescendo epico, fuga strumentale, arpeggio finale); alcuni brani, seppure piacevoli non aggiungono davvero niente di nuovo, come il pezzo di apertura “Different World”, dalle forti influenze in stile Thin Lizzy, o “This Colours Don’t Run”; la produzione è ancora troppo grezza e sbilanciata; le tre chitarre non sono valorizzate a dovere… Tutte imperfezioni che già conoscevamo dall’ascolto dei precedenti due dischi. 
Cosa dire, dunque, per concludere questa lunga recensione? “A Matter Of Life And Death” senza alcun dubbio spaccherà a metà il pubblico metallico: da un parte gli estimatori della band e del loro ultimo corso lo ameranno incondizionatamente; dall’altra i detrattori vedranno confermate le loro critiche anche in questo lavoro. Per alcuni sarà un ennesimo capolavoro, per altri la solita brodaglia riscaldata. Personalmente chi vi scrive preferisce porsi nel mezzo, riconoscendo quanto di buono c’è in questo lavoro, senza però gridare al miracolo. D’altra parte perché aspettarsi un capolavoro da una band che sta terminando la propria carriera? Lasciamo pure che gli Iron Maiden continuino a sfornare lavori dignitosi come questo e, invece, speriamo che i veri capisaldi del nuovo millennio, quelli che segneranno il futuro della nostra musica, vengano firmati dalle nuove generazioni, augurando loro di poter vivere la stessa immortale e sfolgorante carriera che ha reso leggenda la Vergine di Ferro.

TRACKLIST

  1. Different World
  2. These Colours Don't Run
  3. Brighter Than A Thousand Sun
  4. The Pilgrim
  5. The Longest Day
  6. Out Of The Shadows
  7. The Reincarnation Of Benjamin Breeg
  8. For The Greater Good Of God
  9. Lord Of Light
  10. The Legacy
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