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- Band: IRON MAIDEN
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
Gli Iron Maiden sono considerati dalla maggior parte dei metallari il gruppo “intoccabile” per eccellenza, e quei pochi che gli negano lo status di “portabandiera” dell’Heavy Metal mancano probabilmente di memoria storica e di riconoscenza nei confronti di un gruppo che certe sonorità le ha create da zero. Fatta questa dovuta premessa, voglio subito chiarire una cosa: Rock in Rio è un album tutt’altro che fondamentale all’interno della discografia di Harris & Co. A parte l’inedita versione a tre chitarre della band, c’è veramente poco in questo doppio live che possa giustificare una spesa veramente ESAGERATA, a meno che non riteniate la pacchiana copertina “olografica” una buona ragione per sborsare più di 30 Euro. Intendiamoci, la registrazione di un concerto tenuto dalla Vergine non sarà mai un prodotto “scarso”, il fatto è che ogni uscita di questo tipo si trova gioco forza a fare i conti con quello che è unanimemente ritenuto uno dei migliori live della storia: Live After Death. E in questo caso il confronto, lasciatemelo dire, è davvero impietoso. A cominciare da un fattore fondamentale come la scaletta: inserendo sei-brani-sei provenienti dall’ultimo disco (discreto, ma di certo non meritevole di una tale rappresentanza), i nostri hanno disgraziatamente deciso di sacrificare al limite la tracklist, trovandosi costretti ad escludere veri e propri capolavori che indubbiamente i fan avrebbero gradito mille volte di più di una lunghissima e noiosa Blood Brothers, tanto per fare un esempio. La cosa non sorprende, viste le tendenze spiccatamente “promozionali” assunte dagli ultimi show della band, ma per un concerto destinato a finire su supporto digitale si poteva anche optare per una scelta più equilibrata. Per il resto ci troviamo di fronte ad una buona testimonianza di quello che sono gli Iron Maiden oggi, a 2002 inoltrato: una band ancora solida e vitale, autrice di una performance di indubbio livello e capace di coinvolgere un pubblico mostruoso facendogli cantare ogni coro ed ogni ritornello, come solo i grandi sanno fare. Peccato che il tutto sia un po’ inquinato da una produzione non impeccabile (qualche suono “fuori scena” di troppo, chitarre eccessivamente amalgamate), e che le due bonus track multimediali perdano completamente di significato se si considera l’imminente uscita del DVD contenente l’intera registrazione del concerto. Tutto questo lo diciamo ovviamente con la consapevolezza che niente e nessuno potrà fermare un fan dei Maiden deciso ad acquistare il loro ultimo disco; fate attenzione però, chi compra Rock in Rio senza prima possedere Live After Death è passibile di denuncia penale!