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- Band: IRON SAVIOR
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
- Distributore: Spin-go
Il simpaticissimo Piet Sielk ,mente degli Iron Savior, ha fatto la deleteria mossa di cercare il consenso del pubblico reclutando per un paio di album nelle fila della sua band il godfather del power crucco Kai Hansen. Allo stato attuale delle cose, molti sono coloro che al nome “Iron Savior” associano “la band in cui ha suonato Hansen”, mentre la realtà, per fortuna, è ben più rosea e complessa. Dimenticata l’ex zucca amburghese, ci si accorge che le qualità di songwriter di Piet vanno largamente al di là di quelle di un semplice sparring partner ed un album come “Condition Red” ne è una piacevole conferma. Una manciata di canzoni che senza alcuna pretesa modernista (ci mancherebbe), vanno straight to the core come dicono gli anglofoni, alternando sfuriate power metal ultra-antemico a corposi rallentamenti debitori dei Judas Priest. L’attacco dell’album, la veloce “Titans Of Our Time”, è di quelli da farti saltare sulla sedia; il pezzo si snoda in poco più di tre minuti attraverso una doppiacassa incessante su cui si installa prepotentemente un refrain che sfida i Gamma Ray sul proprio terreno, quello dell’anthem da cantare a squarciagola, e li batte grazie ad un piglio aggressivo più convincente di certi episodi troppo “happy-metal” della band di Hansen. Confermata la propria forma eccellente, i nostri si propongono nei successivi dodici episodi del disco in pezzi che rivelano ottime idee e grande grinta, convincenti abbastanza per conquistare gli amanti delle sonorità più classiche. Il concept fantascientifico c’è, così come la cassa sempre a mille ed i cori da singalong, la giusta dose di Judas Priest-style non manca (anche se per fortuna è molto lontana dal plagio degli ultimi Gamma Ray) e immagino non mancherà il dovuto feedback da parte delle teste scapoccianti di tutta Europa. Un disco consigliato anche da uno che di solito non apprezza più di tanto certe sonorità…