6.0
- Band: IRON SAVIOR
- Durata: 01:21:29
- Disponibile dal: 29/05/2015
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
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A quasi vent’anni dalla nascita degli Iron Savior per mano di Piet Sielck e Kai Hansen, all’epoca riunitisi decenni dopo la loro fondazione della prima incarnazione degli Helloween, esce il primo vero live ufficiale. Escluso infatti l’EP “Interlude” del 1999, sul quale erano presenti alcune tracce dal vivo, “Live At The Final Frontier” è la prima uscita in doppio CD e DVD della power metal band tedesca dopo ben otto album in studio. Da questo lavoro, registrato allo Knust, un club di Amburgo, a inizio gennaio 2015 ci si aspetterebbe dunque una sorta di best-of e quindi di vedere in tracklist tutti o quasi i pezzi migliori finora pubblicati. I fatti però sono altri, quantomeno a giudizio di chi scrive. Sielck infatti, ora assoluto leader unico del gruppo, pare aver optato per una scelta della scaletta piuttosto bizzarra e molto incentrata sugli ultimi lavori. Se da un lato è un piacere sentire la buona resa live di brani recenti come “Last Hero”, “Starlight” o “Heavy Metal Never Dies”, non si capisce come mai siano stati messi da parte dei pezzi da novanta come le vecchie “Starborn”, “Unchained”, “Titans Of Our Time”, “Brave New World” o “For The World” e ci si trovi invece al cospetto di tracce anonime come ad esempio “Burning Heart”, “Break the Curse” o “R.U. Ready?” che fanno da riempitivi anche sui dischi in studio da cui provengono. Un vero peccato aver tagliato fuori dei brani tra i più interessanti mai scritti da Sielck, anche perchè la registrazione audio, seppur con qualche probabile sistematina qua e là, è più che buona e la prestazione della band assolutamente in linea con le attese. Precisiamo che la copia promozionale che abbiamo potuto valutare è l’audio del DVD o del doppio CD e invece, per quanto riguarda la parte video, possiamo solo dare un giudizio sommario guardando le anteprime diffuse prima della pubblicazione, notando che le riprese non sono certo di altissimo livello e rendono il prodotto un tantino amatoriale sotto questo aspetto. “Live At The Final Frontier“ in definitiva è a nostro parere un lavoro appena sufficiente che non rispecchia il livello della discografia firmata Iron Savior. Non è pertanto rappresentativo del reale potenziale di una band che a fine anni novanta ha pubblicato due ottimi album, “Iron Savior” e “Unification”, che meriterebbero ben altra visibilità su di un prodotto riassuntivo di un’intera carriera.