7.0
- Band: IRON SAVIOR
- Durata: 00:56:20
- Disponibile dal: 04/12/2020
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
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La costanza è senza dubbio una delle doti che ha sempre contraddistinto la lunga carriera degli Iron Savior: non tanto in termini di numero di release ma soprattutto per quanto riguarda la qualità, che nel complesso non è mai mancata. A solamente un anno e qualche mese di distanza dal precedente “Kill Or Get Killed”, Piet Sielck e soci tornano con “Skycrest”, un nuovo full-length che non fa altro che convalidare e rafforzare il buon stato di forma di una delle colonne portanti del power metal tedesco.
Con un effetto sorpresa pari a zero, la titletrack che apre le danze ritrova e conferma gli stilemi classici della band di Amburgo, con chitarre potenti che accompagnano le melodie vocali dall’impatto immediato cantate dal buon Piet. Forse troviamo una novità nella produzione dai suoni più pomposi, rincorrendo – se si vuole – quella che è un po’ la moda del momento. Ma tant’è, il quartetto teutonico non molla un secondo e colpisce con energia e determinazione sulle note di “Our Time Has Come”, tirata dall’inizio alla fine ed in grado di incollarsi in testa grazie ad un coretto in classico stile Iron Savior. Il leader e frontman della band non ha mai nascosto il suo amore verso i Judas Priest e questa sua passione si riflette chiaramente nel suo songwriting ed è infatti ben riconoscibile nei passaggi più heavy di “Souleater” ed “Hellbreaker. L’inno metallico “There Can Be Only One” mantiene i giri del motore su livelli medio-alti ed esplode in un refrain che anche dal vivo contribuirà a lasciare più di qualche fan senza voce, mentre si spinge ancor più sull’acceleratore per sfrecciare rapidi sui ritmi della successiva “Silver Bullet”, fast song elettrizzante che rientra sicuramente tra gli highlight del disco. Melodica, catchy e ruffiana arriva puntuale “End Of The Rainbow”, ma i Savior si cimentano addirittura in una ballata – fatto abbastanza inusuale per loro – con le dolci e sofferte note di “Ease Your Pain”, brano che potrebbe risultare anche scontato ma che in fin dei conti non dispiace affatto, anche per il suo compito di smorzare almeno un po’ i ritmi frenetici della tracklist, prima di tornare a chiudere riprendendo i binari maggiormente classici con “Ode To The Brave”.
Gli anni passano ma gli Iron Savior sono ben lontani dal tramonto; “Skycrest” non è qui per presentare chissà quale novità, ma è tutto quello che ci si aspetta da Piet Sielck e la sua band: un ottimo concentrato di power metal ‘made in Hamburg’.