voto
7.0
7.0
- Band: IRREVERENCE
- Durata: 00:35:15
- Disponibile dal: //2005
- Etichetta:
- On Dead Sound Agency
- Distributore: Andromeda
Streaming non ancora disponibile
Gli Irreverence sono una di quelle band per le quali il tempo sembra essersi fermato all’epoca d’oro del thrash europeo. Guidati come sempre dagli insegnamenti di band quali Sodom o Kreator, i quattro ragazzi pubblicano questo secondo full-length dal titolo “War Was Won”, un disco che non presenta particolari spunti di innovazione o originalità ma convince per la sua selvaggia aggressività. Riff serratissimi, sfuriate improvvise, pochissimo spazio per le melodie e la voce grezza del cantante chitarrista nonché unico compositore, Ricky Paioro, sono le caratteristiche principali del disco. L’apertura con la potente titletrack non lascia dubbi circa la carica e la passione che il quartetto milanese mette nella sua musica ed è subito evidente come il punto di forza del gruppo sia proprio la voglia di picchiare duro senza compromessi. La successiva “State Of Threat” è tutta un susseguirsi di veloci ritmiche tritaossa e parti più massicce da manuale dell’headbanging. Il gruppo è compatto, discretamente preparato dal punto di vista tecnico e con una sezione ritmica indiavolata composta da Davide Firinu alla batteria e Mauro Passiatore al basso. Se vogliamo parlare di thrash vecchio stampo non possiamo non citare “Dregs Of Society”, dove fanno capolino anche i Destruction di “Bestial Invasion”/“Total Desaster”, o “Divine Hideout”, brano in cui parti cadenzate e pesanti si alternano a ripartenze a tutta velocità, il tutto dominato dalle ritmiche della coppia Ricky Paioro-Luca Colombo Non da meno “In The Chaos”, tutta riff e adrenalina. Il disco è qualitativamente abbastanza costante e paga solo una certa omogeneità stilistica che alla lunga può stancare chi non mastica d’abitudine queste sonorità. La produzione affidata a Harris Johns già noto per la sua collaborazione con Sodom, Tankard o Kreator, tanto per rimanere in tema, è molto retrò e anche per questo i suoni non sempre sono potenti come dovrebbro. A parte questi dettagli, “War Was Won” è un disco genuino e al quale gli amanti del thrash classico europeo dovrebbero almeno dare un ascolto.