6.5
- Band: ISM
- Durata: 16:20:00
- Disponibile dal:
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
La Sicilia è, da parecchi anni a questa parte, una delle regioni italiane più attive, a livello underground, nello sfornare band interessanti e con idee accattivanti da proporre. Da Palermo, appunto, ecco arrivare gli ISM, precedentemente conosciuti come Next (sotto questo monicker hanno all’attivo il demo “Tied To The Strings”, risalente al 2001), ed il loro nuovo lavoro, intitolato “Mind Collapse”. La musica proposta da questo quintetto affonda le radici in un industrial oscuro e deviato, sia musicalmente, sia liricamente parlando: loop e campionamenti vari (ad opera di Caos) sono decisivi nell’arrangiare le ritmiche della band, impostate su di un metal moderno ed evocativo, accelerato a volte, più cadenzato in altri frangenti, teso comunque a ricercare soluzioni lontane dalla banalità e pregne di pathos. L’interpretazione dei brani fornita dal vocalist Shesa è molto efficace, adatta a trasmettere sensazioni di disturbo e malessere, come se il cantante volesse ergersi a cantore di dolore e pazzia; ed infatti, anche i testi in dotazione a “Mind Collapse” sembrano riflettere realmente la sofferenza, la perversione e la luce sinistra che permeano le quattro canzoni qui esaminate. A giudizio di chi scrive, le idee migliori degli ISM vedono la luce in “Paranoid Dress” e “Zaichen” (quest’ultima mi ha ricordato “Little Horn” di Marilyn Manson), l’accoppiata di song dall’andatura più sostenuta, in cui la varietà di stili vocali espressa da Shesa trova ideale collocazione. Più lente ed ipnotiche sono “Symbolic Androginy” e “Presence”, cantilene di disperazione che dipingono storie di solitudine e rassegnazione. La produzione del demo è sufficientemente buona, anche se non ottima, in quanto chitarra e batteria potevano essere calibrate meglio. Se riusciranno a sviluppare, in modo ancor più personale, la vena elettronica e sperimentale del loro songwriting, e a togliersi di dosso l’aura da novelli Kovenant che li avvolge, gli ISM potrebbero davvero dimostrarsi una bella sorpresa!